Archive for the ‘General’ Category

Disservizi parziali / partial downtime

lunedì, Settembre 19th, 2022

[IT] Alcune caselle di posta saranno irraggiungibili stamattina (2022/9/19) per circa un paio d’ore, causa lavori di manutenzione presso uno dei nostri provider.

[EN] Some mailboxes will be temporarily unreachable today (2022/9/19) for about a couple of hours, due to maintenance work at one of our providers.

Migrazione del servizio di chat / Instant messaging service migration

lunedì, Maggio 2nd, 2022

[English below]

In breve

In data 2022-05-07 faremo un aggiornamento del nostro servizio jabber. In conseguenza di ciò si perderà la storia delle comunicazioni di tutte le chat room.

Un po’ di dettaglio

È da un po’ di tempo che siamo insoddisfatti dello stato del nostro servizio di chat jabber (uno dei servizi che offriamo, compresi nell’account di posta). Provando ad essere sintetici, il motivo è legato alla scelta, forse inadeguata per noi, del tipo di server con cui offriamo questo servizio. Attualmente usiamo ejabberd che, pur essendo un’interessante pezzo di software, è risultato di difficile configurazione e gestione. Un’alternativa esiste: prosody. Abbiamo lavorato nelle ultime settimane ad un piano di migrazione, che comprende anche la migrazione della lista di contatti (il cosiddetto roster) e dei messaggi offline. Speriamo non ci siano intoppi. Posteremo aggiornamenti sullo stato della migrazione alla fine di questo articolo.


[English version]

TL;DR

On 2022-05-07 we will migrate our jabber service. Because of that, the history of all chat rooms will be lost.

Some more detail

It has been a while now that we feel uncomfortable with the state of our chat jabber service (it’s one of the services we offer, together with the email account). Trying to explain in short: the reason is related to the choice we made of the kind of software we use to offer such service. Currently, we are using ejabberd that, although being an interesting piece of software, is tricky to manage and configure. There is an alternative: prosody. Recently, we have worked to a migration plan, that includes the transfer of the roster (the list of known contacts) and of the offline messages. We hope the transition will be smooth. We will post updates at the bottom of this article.


Aggiornamento 1 [2022-05-08]: la migrazione è cominciata con un giorno di ritardo; stiamo procedendo e sistemando alcuni problemi che non permettono l’autenticazione degli utenti al servizio.

Update 1 [2022-05-08]: the migration started one day later; we are fixing some issues that prevent users from authenticating.

Aggiornamento 2 [2022-05-08]: la migrazione è terminata; se incontrate problemi scrivete a help@autistici.org

Update 2 [2022-05-08]: the migration just concluded; in case of any problem, write to help@autistici.org

L’integrità della memoria

mercoledì, Marzo 2nd, 2022
[English version below]
Riceviamo spesso mail di avvocati prezzolati che ci intimano di rimuovere materiali sulla base di interpretazioni discutibili di leggi e regolamenti
Abbiamo accumulato un certo livello di esperienza in materia e in molti casi si tratta di tentativi che sconfinano nell’ambito di veri e propri abusi di potere, finalizzati allo scopo di ripulire reputazioni di persone e aziende.
Quando questo accade ci soffermiamo a pensare come questo tipo di pressione sia efficace in modo inversamente proporzionale alle risorse umane ed economiche di chi riceve richieste del genere, specialmente quando non si tratta di utenti anonimi. È un pensiero che ci dà fastidio oltre a provocare irritazione, anche perché questa dimensione è poco nota ai non addetti ai lavori e quindi spesso sottovalutata, se non completamente sconosciuta.
Non avendo a disposizione le competenze in materia o i mezzi economici per farsi consigliare ed eventualmente difendere è facile cedere alla pressione, spesso per paura di conseguenze legali, e ancora piu’ spesso senza essere certi del fatto che una diffida iniziale possa poi di fatto diventare una vera e propria azione giudiziaria. Ci chiediamo anche come questo tipo di pressione venga gestito dai “giganti” del web. Quale livello di integrità hanno in queste situazioni, in cui la libertà di parola o di dissenso vengono minacciate? Quali distinguo fanno? A parte le tante notizie che denunciano una gestione scandalosa, non abbiamo a disposizione molti altri esempi di metodo applicato in questi contesti. Sappiamo pero’ come spesso, non avendo voglia di porsi domande di tipo etico o di dedicare tempo e/o soldi a possibili problemi legali, si preferisca senz’altro accogliere in maniera acritica le richieste di occultamento di articoli o di chiusura degli account (un esempio recente). La libertà di espressione non è un diritto, specie quando l’utente non è un cliente ma il prodotto da vendere a terzi sotto forma di dati personali. I social networks sono per natura evanescenti…
La nostra promessa è sempre stata quella di mantenere online i contenuti pubblicati dai nostri utenti, indicizzati e fruibili da chiunque voglia informarsi su qualsiasi argomento specifico che un nostro blog o sito voglia affrontare. Come difendere questi materiali dallerosione del tempo? Come fare per mantenere una memoria collettiva dei movimenti? Come tenere fede alla nostro manifesto di (R)esistenza degli anni passati? E sopratutto: come affrontare questo problema collettivamente?
Queste sono domande alle quali forse avevamo dato una possibile, decente risposta oltre 20 anni fa, con Indymedia. Ma nonostante i migliori entusiasmi e un grande ma temporaneo successo, oggi possiamo constatare come in quel caso non abbiamo risolto il problema in modo definitivo.
Alcuni anni dopo avevamo pensato che i blog potessero essere uno strumento in grado di rispondere altrettanto bene a quel tipo di bisogno, in modo esclusivamente tecnico. Stavamo sottovalutando però alcuni aspetti importanti. La cultura legata alla comunicazione è una risorsa collettiva, condivisa e caratterizzata da una forte componente di affinità e fiducia. È un processo fondamentalmente biunivoco: la fiducia deve essere condivisa oppure non c’è. È per questo molto difficile che la fiducia sia il risultato di una soluzione puramente tecnica, cosa peraltro sicuramente impossibile nel caso di una soluzione commerciale. Soprattutto sul lungo periodo.
Questo invece e’ il bisogno a cui pensiamo di essere riuscite a rispondere: quello di garantire l’esistenza di una piattaforma in cui sia le finalità che gli strumenti tecnici siano caratterizzati da un rapporto di fiducia (umana) reciproca. In particolare non una forma di fiducia automatizzata, opportunistica e legata al bisogno di instaurare un rapporto clientelare (siamo volontari e non abbiamo bisogno di utenti), ma una forma di fiducia basata su affinità politica, con l’ambizione di mantenersi intatta nel tempo. In effetti 20 anni non sono pochissimi. Ne parliamo anche con fierezza, ma non solo di orgoglio si tratta: è interessante notare come una iniziativa come la nostra, con finalità prettamente politiche e senza scopi commerciali, sia riuscita a mantenere contenuti online per così lungo tempo. Stiamo diventando, per certi versi, una sorta di archivio storico comune. Il che non è un risultato scontato per un organizzazione come la nostra. Anche per questo ringraziamo gli utenti che ci sostengono economicamente tramite donazioni.
Ci preme mantenere fruibili le pagine internet abbandonate dai progetti che le hanno animate, o aiutare le organizzazioni che hanno difficoltà a mantenere le proprie pagine accessibili e funzionanti nel tempo. Il rischio per questi contenuti è la loro vulnerabilità: la pressione della censura, nelle sue diverse forme, non diminuisce col passare degli anni.
Il nostro impegno per la preservazione dei contenuti storici quindi si concentra su questi tre fronti: fare da argine alle richieste di rimozione dei contenuti, fornire strumenti di pubblicazione sicuri che siano affidabili sul lungo periodo, mantenere un archivio. 
Da qualche tempo abbiamo costruito https://archive.autistici.org/, un archivio storico con annessa Wayback Machine, dove archiviamo automaticamente i siti che risultano abbandonati da molto tempo, per garantirne la sopravvivenza tecnica, la cultura storica e la memoria (esempi: 1, 2, 3).
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English version
We often receive emails from hired “mercenary” lawyers ordering us to remove online content based on questionable interpretations of laws and regulations. We have accumulated a certain level of experience on the subject and in many cases these are attempts that border to being real abuses of power aimed at the purpose of revisiting and refreshing personal or enterprise reputations.  When this happens, we stop to think about how this type of pressure is effective in proportion to the resources available to those who make such requests, especially when these threatening letters are aimed at not-so-anonymous users. It is a thought that bothers us and causes us some irritation, also because this dimension is relatively unknown to people not working in this branch and therefore often underestimated (if not completely unknown). Not having the necessary knowledge about the subject or the economic means to get advice and possibly legal defence, it is easy to give in to pressure because of fear of legal consequences, often without being aware of the fact that an initial warning will seldomly become a real judicial action. We also wonder how this kind of pressure is handled by the “giants” of the web. What level of integrity do they have in these situations, where freedom of speech (or dissent) is under threat? Where do they draw the line? Apart from the many news reports that denounce a scandalous management, we have few other examples of the method applied in these contexts. Often, not having the desire to ask themselves ethical questions or to devote time and / or money to possible legal problems, they certainly prefer to conceal articles or close accounts. Freedom of expression is not a right, especially when the user is not a customer but the product to be sold to third parties in the form of personal data. Social networks are ephemeral by nature…
 
Our promise has always been to keep online the contents published by our users, indexed and usable by anyone who wants to find out about any specific topic that one of our blogs or sites wants to address. How to protect these materials from the erosion of time? How to keep a collective memory of the movements? How to keep faith with our manifesto of (R)existence of the past years? And above all: how to address this problem collectively? 
These are questions we may have given a possible, decent answer to over 20 years ago with Indymedia. But despite the best enthusiasm and a great (but temporary) success, today we can see that in that case we did not solved the problem permanently. A few years later we thought that blogs could be a technical tool capable of responding equally well to that type of need, but we underestimated some important aspects. The culture linked to communication is a collective resource, shared and characterized by a strong component of affinity and trust. It is fundamentally a two-way process: trust must be shared or it doesn’t exist. This is why it is very difficult to obtain trust from a purely technical artifact, and certainly impossible in the case of a commercial solution. Especially in the long run. 
The need we think we answered to is in fact securing the existence of a platform in which both the purposes and the technical tools are characterized by a relationship of (human) mutual trust. In particular, not an automatic, opportunistic form of trust linked to the need to establish a customer relationship (we are volunteers and we do not need our users), but a form of trust based on political affinity that has the ambition to remain untouched over time. In fact over 20 years is not a very short time. We also talk about it with pride, but it is maybe more interesting to note how an initiative like ours, with political and non-commercial purposes, has managed to keep content online for such a long time. We became, in some ways, a sort of shared historical archive. This is not common for an organization like ours, and again we have to thank the users who support us financially with their donations. 
We also want to keep usable the internet pages abandoned by the projects that initally produced them, and to help organizations that have difficulties in keeping their pages accessible and functioning over time. The risk for these historical political materials lays in their vulnerability: the pressure of censorship, in its various forms, does not diminish over the years.  Our commitment to the preservation of historical content focuses therefore on these three fronts: acting as a barrier to the requests for content removal, providing safe publishing tools that are reliable in the long term, maintaining an archive.  For some time we have built https://archive.autistici.org/, an historical archive with an attached Wayback Machine, where we automatically preserve sites that have been abandoned for a long time, to guarantee their technical survival, save their historical and cultural value (examples: 1, 2, 3).

Newsletter Autistici / Inventati – 2021

martedì, Dicembre 28th, 2021

[EN / ES versions below]

Rieccoci qua, un altro anno è passato e possiamo festeggiare la nostra buona salute e speriamo anche la vostra.

Siamo ancora travolte da una situazione che da emergenziale sta diventando stabile, una nuova normalità che tutto sommato è purtroppo molto simile alla precedente, solo un po’ peggio. Una realtà fatta di dovute protezioni, ma spesso dedicate più alla salvaguardia del sistema produttivo che non delle persone.

Assistiamo un po’ sgomente al proliferare di distorsioni dell’immaginario della rete come criptomonete ed NFT, o concetti inesistenti come il Web3 o il metaverso, speculazioni che rendono evidente come il vero problema sia sempre il capitalismo che si insinua nelle nostre vite e replica le sue peculiarità. Ma chi spera di guadagnare sul nulla non sta costruendo nulla.

In tutto questo noi continuiamo a fornire strumenti a chi vuole opporsi, lottare, a chi semplicemente non si piega, resiste, a chi non vuole cedere e cerca di costruire qualcosa.

Tutto questo lo facciamo nella speranza che i legami si rinsaldino, che migliori la qualità delle comunicazioni che ci avvolgono e ci aiuti a comprendere meglio l’esistente, perché se è vero che è importante ascoltare molte voci, è altrettanto importante evitare le narrazioni tossiche, e questo si ottiene frequentando i posti dove queste sono tenute lontane. È il motivo per cui esistono i nostri paletti: non vogliamo dare spazio a chi non incarna i principi in cui crediamo, pur garantendo una molteplicità di punti di vista che alle volte mette alla prova la nostra pazienza.

Selezionare i soggetti fidati, quelli di cui riconosciamo il valore delle parole che usano, è un processo indispensabile, complicato dalla velocità e dalla massa di informazioni che riceviamo. Costruire reti fiduciali e mantenerle attive è un processo costante che aiuta a sentirci meno soli e meno sole, aiuta ad arricchire le nostre conoscenze e a gettare le basi per relazioni mutualistiche che sono indispensabili per poter immaginare un futuro migliore.

Le risorse per informarci con il web oggi sono infinite anche se spesso presentano diversi livelli di accessibilità (sia tecnologica che culturale). Aggiungiamo a ciò che alcuni luoghi (come i social network) stanno da tempo semplificando, polarizzando e inquinando le discussioni con informazioni false, sia per malafede da intervento umano sia a causa di precisi comportamenti algoritmici.

Qui di seguito vi forniamo alcune risorse, da noi selezionate, sperando che possano aiutarvi a sviluppare un vostro pensiero critico su alcuni temi di corrente discussione:

* il lavoro, internet, le piattaforme:
https://www.valigiablu.it/grandi-dimissioni-lavoro/
ttps://blog.robutti.me/introduzione-alla-politica-dei-tech-worker

* web3, criptomonete, social network:
https://www.usenix.org/publications/loginonline/web3-fraud
https://www.stephendiehl.com/blog/web3-bullshit.html
https://kylechayka.substack.com/p/essay-digital-nostalgia

* consigli di lettura: un libro, con molti riferimenti alla storia
dell’attivismo digitale in Italia:
http://neural.it/it/2021/12/alessandra-renzi-hacked-transmissions-technology-and-connective-activism-in-italy/

Dal punto di vista gestionale è stato un anno senza scossoni. Non abbiamo avuto grane legali memorabili, ed il lavoro tecnico degli ultimi anni ha
continuato a garantire la stabilità dei servizi offerti.
I servizi attivati l’anno scorso per offrire strumenti di comunicazione durante la fase più dura della pandemia (https://vc.autistici.org per le videoconferenze e https://live.autistici.org per gli streaming) resteranno attivi in quanto ancora regolarmente utilizzati. Abbiamo appena aggiornato il sistema di autenticazione per cui ora è di nuovo
possibile usare le chiavette hardware come dispositivo di login (vedi https://cavallette.noblogs.org/2021/12/9697). Stiamo lavorando per rinnovare un po’ Noblogs e abbiamo qualche idea per nuovi servizi, ma per questo ci risentiremo eventualmente nel 2022.

E per finire ricordatevi che il lavoro per tenere in piedi questa allegra baracca è volontario e volentieri continueremo a farlo, almeno finché continuerete a darci una mano per pagare i server e la banda necessaria per far funzionare questo progetto libero, autogestito, indipendente.

https://www.autistici.org/donate

Un abbraccio

Collettivo Autistici-Inventati


[English version]

Here we go again, another year gone by but we can still celebrate our good health and hopefully yours too.

We’re all still overwhelmed by a situation that is evolving from an emergency to regular day to day life. A state of normality that looks closer to the previous one, but worse. A reality made of necessary constraints and
protections, but which mostly seem to safeguard the stability of the productive system, rather than the safety of people.

We’re astonished at the proliferation of ridiculous distortions of the imaginary of the Net like crypto-coins and NFTs, or vaporware ideas like Web3 and the metaverse. Speculations that demonstrate how capitalism is the underlying issue, infiltrating our lives, replicating its disfunctionalities. But this greed is built on nothing.

Through all this, we keep offering tools to those who want to fight, those who are not resigned, who want to resist, and who want to build something.

We do it in the hope that the ties between us will grow stronger. That the quality of the communication flows around us will improve, helping us to understand better the reality that surrounds us. If it’s true it is important to listen to many voices, it is also important to avoid toxic narratives, and this can be achieved by participating the places where those are kept at bay. This is the reason for our policy: we don’t want to provide space to those who do not share our principles, even while maintaining a diversity of perspectives that sometimes tests our patience.

To select trusted entities, the ones whom we acknowledge the value of the words they use, it’s an essential process, which is complicated by rate and amount of information we receive. To build trusted networks and keep them active is a constant process that
helps to feel less alone, it helps to enrich our knowledge and start new mutualistic relations which are needful to be able to build a better future. The resources to get informed via web today are infinite even though they propose different levels of accessibility (either technological and cultural). On top of this there a places (like the social networks) that are since too long simplifying, polarizing and polluting the debates with false information, either for bad faith from a human intervention or by way of definite algorithmic behaviour.

Here are some resources that we selected, hoping to contribute to inform you on some issues near and dear to our collective hearts:

* work, Internet, big platforms:
https://www.valigiablu.it/grandi-dimissioni-lavoro/ [IT]
https://blog.robutti.me/introduzione-alla-politica-dei-tech-worker [IT]

* web3, cryptocurrencies, social network:
https://www.usenix.org/publications/loginonline/web3-fraud
https://www.stephendiehl.com/blog/web3-bullshit.html
https://kylechayka.substack.com/p/essay-digital-nostalgia

* suggested reading: a book with many interesting references to the history of
digital activism in Italy:
http://neural.it/it/2021/12/alessandra-renzi-hacked-transmissions-technology-and-connective-activism-in-italy/

For the collective, it has been a mostly quiet year. We haven’t had memorable legal issues, and the technical work done in the last few years has paid off by ensuring a smooth operation most of the time.
We have introduced a couple of new services last year, meant to support communications during the hardest part of the pandemic: https://vc.autistici.org for video conferences, and https://live.autistici.org for live streaming. These are being actively used, so we intend to keep them running for the foreseeable future.
We also updated our authentication systems, which now fully support hardware tokens (U2F/FIDO) as a second authentication factor (https://cavallette.noblogs.org/2021/12/9697).
We’re also working a bit to improve Noblogs, and have a few ideas about new services, but you’ll hear more in 2022 about that!

Finally, we’d like to remind you that the work to keep everything running is on a volunteer basis, at least as long as you’ll help us pay for the servers and the bandwidth necessary to keep this project free, self-managed and independent.


[Versión en castellano]

Aquí vamos de nuevo, otro año que se va pero todavía podemos celebrar que gozamos de buena salud y esperamos que tú y los tuyos también.

Seguimos agobiados por una situación que ha pasado de ser una emergencia a hacer parte de la vida cotidiana. Se trata de un estado de normalidad que parece estar muy cerca del anterior, pero es mucho peor: se trata de una realidad en la que las necesarias restricciones y medidas de protección están dedicadas mucho más a la salvaguarda de la estabilidad del sistema productivo que a la seguridad de las personas.

Estamos asombrados ante la proliferación de ridículas distorsiones de los imaginarios de la Red, como las criptomonedas, los NFT o ventas de humo como la Web3 y el ‘metaverso’. Estas son especulaciones que demuestran hasta qué punto el Capitalismo es la cuestión de fondo, cómo infiltra nuestras vidas y de qué formas replica sus disfuncionalidades. Sin embargo, esta codicia está construida sobre la nada y no construirá tampoco nada.

A pesar de esto, seguimos ofreciendo herramientas a quienes quieren luchar, a quienes no se resignan, a quienes quieren resistir y a quienes quieren construir algo nuevo. Lo hacemos con la esperanza de fortalecer los lazos entre nosotros y mejorar la calidad de la comunicación que fluye a nuestro alrededor para ayudarnos a comprender mejor lo existente. Esto, porque si bien es importante escuchar múltiples voces, también lo es evitar narrativas tóxicas y esto solo lo podemos lograr frecuentando los espacios donde estas son mantenidas a raya.

Este es el motivo por el creamos una política de uso apropiado para nuestros servicios: no queremos proveer alojamiento a aquellos que no comparten los principios en los que creemos, pero garantizamos una multiplicidad de puntos de vista aunque esto ponga a prueba nuestra paciencia algunas veces.

Saber en quiénes confiar y distinguir en esas personas y grupos el valor que le dan a las palabras que usamos resulta indispensable, pero a la vez complicado por la velocidad y la cantidad masiva de información que recibimos. Construir redes confiables y mantenerlas activas es un proceso constante que nos ayuda a sentirnos menos solos y menos solas, a enriquecer nuestra conciencia y a sentar las bases de las relaciones mutualistas que son indispensables para imaginar un futuro mejor.

Hoy, los recursos para informarse a través de la Red son prácticamente infinitos, aunque propongan diferentes niveles de accesibilidad, tanto tecnológica como cultural. En la cima de esto existen lugares, como las redes sociales, en los que desde hace tiempo se nos presentan las cosas de una manera que simplifica, polariza y contamina los debates con información falsa, ya sea por mala fe en la intervención humana o por causa de un preciso comportamiento algorítimico.

Estos son algunos recursos que hemos seleccionado con la esperanza de contribuir a la construcción de pensamiento crítico y para que te informes sobre asuntos cercanos a nuestros corazones colectivos:

* Trabajo, Internet, grandes plataformas:
https://www.valigiablu.it/grandi-dimissioni-lavoro/  [IT]
https://blog.robutti.me/introduzione-alla-politica-dei-tech-worker  [IT]

* Web3, criptomonedas, redes sociales:
https://www.usenix.org/publications/loginonline/web3-fraud
https://www.stephendiehl.com/blog/web3-bullshit.html
https://kylechayka.substack.com/p/essay-digital-nostalgia

* [Lectura sugerida] Un libro con muchas referencias interesantes sobre la historia del activismo digital en Italia:
http://neural.it/it/2021/12/alessandra-renzi-hacked-transmissions-technology-and-connective-activism-in-italy/

Para este colectivo ha sido un año casi tranquilo: no hemos enfrentado pleitos legales memorables y el trabajo técnico realizado durante los años anteriores ha garantizado la estabilidad de los servicios que ofrecemos. Asimismo, hemos lanzado algunos nuevos servicios para ofrecer herramientas de comunicación durante la parte más dura de la pandemia: https://vc.autistici.org para videoconferencia y https://live.autistici.org para transmisión en vivo (live streaming). Estos han sido usadas activamente hasta ahora, por lo cual intentaremos mantenerlos funcionando en el futuro. Además, actualizamos nuestros sistemas de autenticación, de forma que ahora soportan tokens de hardware (U2F/FIDO) como un segundo factor de autenticación (https://cavallette.noblogs.org/2021/12/9697). Por si fuera poco, estamos trabajando para mejorar Noblogs y tenemos varias ideas para crear nuevos servicios, ¡pero te contaremos más sobre esto en 2022!

Finalmente, nos gustaría recordarte que el trabajo para mantener todo funcionando está basado en voluntariado, al menos mientras gente como tú nos ayude a pagar por los servidores y el ancho de banda necesario para mantener este proyecto libre, autogestionado e independiente.

2FA

martedì, Dicembre 7th, 2021

[IT]

Oggi abbiamo aggiornato i servizi di autenticazione di A/I. Con questo aggiornamento abbiamo modernizzato il supporto per un secondo fattore di autenticazione hardware (hardware token), che è stato purtroppo semi-rotto per lungo tempo, ed ora è invece nuovamente funzionale al 100%. Con questo aggiornamento sono state anche introdotte delle lievi modifiche all’aspetto del form di login, non vi allarmate!

Le chiavi 2FA hardware sono ormai diventate relativamente economiche, ed offrono il migliore livello di protezione contro phishing e furto di credenziali attualmente disponibile, quindi vi incoraggiamo caldamente ad utilizzarle.

Per associare un token hardware al proprio account, dal pannello si può selezionare “Gestione Account” > “Abilita 2FA” > “Registra un nuovo token hardware“.

 

[EN]

Today we updated A/I’s authentication services to modernize our support for hardware tokens as a second factor for authentication (2FA). The support for hardware tokens had been broken for a long while, but it’s now once again 100% functional. With this change we’ve also introduced some small changes to the layout of the login form – do not be alarmed, this is expected.

Hardware tokens have become relatively affordable, and they offer the best available level of protection against phishing and credential theft, so we strongly encourage you to use one for your account.

To register a new hardware token, from A/I’s user panel select “Account Management” > “Enable 2FA” > “Register a new hardware token“.

Server maintenance

lunedì, Ottobre 11th, 2021

Edit: Problema risolto/Issue solved

[IT] Uno dei nostri server ha avuto un piccolo problema hardware. Mentre il problema viene risolto, alcune caselle di posta risultano irraggiungibili. Cercheremo di risolvere al più presto.

[EN] One of our servers is having a bit of hardware issues. While the issues are being resolved, some email accounts will be unreachable. We’re trying to get this solved as soon as possible.

problemi per noblogs / noblogs issues

sabato, Gennaio 9th, 2021


[IT]
Ci sono dei problemi con la scrittura di nuovi articoli su noblogs.org. Abbiate pazienza mentre cerchiamo di risolvere.

AGGIORNAMENTO: abbiamo ripristinato il sistema, il problema adesso dovrebbe essere risolto.


[EN]
There are issues with writing new articles into the noblogs.org platform. Please bear with us while we try to resolve the issue.

UPDATE: The issue should be resolved, we restored the previous version.

Newsletter Autistici/Inventati – 20 e non piu’ 20

domenica, Dicembre 20th, 2020

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Newsletter Autistici/Inventati – Dicembre 2020/Gennaio 2021

PIANETA TERRA. ULTIMA FRONTIERA. VENTI E NON PIU’ VENTI
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[English and Castellano version below]

Ricevi questa e-mail perche’ hai un account o gestisci un servizio
offerto dai server del progetto Autistici/Inventati.
Se pensi di averla ricevuta per errore segnalacelo, scrivendo a
help@autistici.org

Venti sono gli anni dalla nascita di Autistici/Inventati. Venti sono gli anni passati da quando ci siamo avventurati su questa strada piuttosto complicata.
Come ogni fine anno che si rispetti e’ per noi tempo di bilanci. E per noi i bilanci sono politici e progettuali prima che economici, anche se non possiamo negare che vi chiederemo come sempre di sostenerci economicamente.

Venti anni fa nessuno faceva quello che facciamo. E anche oggi nessuno lo fa come lo facciamo noi. E’ importante ricordarlo perche’ 20 anni passati a mantenere vivo e funzionante un progetto come il nostro, potendo fare affidamento ESCLUSIVAMENTE sul contributo volontario di chi vi partecipa e sulle donazioni dei nostri utenti,necessitano di particolare riguardo.

Oggi e’ facile trovare una e-mail o lo spazio dove mettere un sito gratis, e sappiamo che le mailing lists sembrano passate di moda, soppiantate dai milioni di gruppi forniti dai vari messengers, ma pensiamo che oggi sia ben più difficile trovare uno spazio libero dove poter ragionare e organizzare alternative all’esistente. Senza luoghi alternativi non esistono pensieri alternativi, senza spazi dove praticare altri modi di vivere, di organizzarsi e ipotizzare mondi diversi non e’ possibile cambiare l’esistente.

Il 2020 non e’ stato solo crudele in termini di vite umane, ma ha portato anche una maggiore difficolta’ ad immaginare e praticare il cambiamento. E capiamo come sia difficile pensare al cambiamento quando ci si scontra con l’improvviso isolamento, non solo sociale, ma anche mentale che oggi notiamo in modo particolare. Siamo stati rinchiusi e incastrati tra le responsabilita’ verso gli altri e l’emergenza che non lascia spazio ad alternative. Alcuni pensano che in realta’ il 2020 abbia solo reso evidente la marginalita’ in cui e’ caduta la costruzione di mondi diversi. Ma il mondo esistera’ anche nel 2021, probabilmente in modo non dissimile dal 2020, e ci sara’ ancora bisogno di tornare a pensare e praticare qualcosa di completamente diverso. Come sempre non pensiamo che questo sia possibile in spazi mercificati, scrutinati, abusati costantemente alla merce’ di chi ricava profitto da ogni tua parola e da ogni byte. Non crediamo nemmeno in una narrativa che condanna i comportamenti collettivamente responsabili come una forma di debolezza o di schiavitu’: come se la logica dell’interesse personale, della pigrizia o dell’indifferenza possano comunicare un valore, quello dell’autodeterminazione, da rivendicare proprio in un momento in cui la biologia ci ricorda che nessuno e’ libero prima che siano libere tutte.

L’amarezza che proviamo quest’anno non si limita infatti solo agli ambiti digitali. Ovviamente sentiamo un forte bisogno di solidarieta’ e pensiamo che questa sia purtroppo spesso latitante sia nelle priorita’ che determinano l’evolversi della situazione nel mondo reale, che nella narrativa che ne scaturisce. E affermare che mai come quest’anno ce ne sarebbe bisogno e’ dire un ovvieta’, ma sentiamo lo stesso il bisogno di dirlo, e lo vogliamo comunicare non solo a parole, ma anche con il nostro lavoro, che quest’anno ha avuto spesso come obiettivo quello di rispondere ai nuovi bisogni che l’emergenza ha portato in superficie.

Un pezzo di lavoro spetta infatti a noi, per cercare di fornire strumenti ancora piu’ appropriati, efficaci ed utilizzabili.

Coerentemente alle esigenze emerse nel 2020 abbiamo aggiunto due nuovi servizi:

https://vc.autistici.org – un’istanza jitsi per videoconferenze
https://live.autistici.org – una piattaforma di streaming video live

Non richiedono autenticazione e non registrano i vostri dati, una combinazione di caratteristiche a nostro avviso peculiare che contiamo possa contribuire a cambiare l’atteggiamento con cui ci si rapporta alla tecnologia oggi.

Ma al di fuori degli ambiti digitali praticare il cambiamento e’ anche un esercizio sociale e comune, al quale ognuno deve pero’ contribuire individualmente.
Noi abbiamo la ferma intenzione di esserci. Insieme.

Alcuni ci scrivono che le idee che abbiamo espresso nel nostro ventennale e lirico manifesto sono obsolete e “fuori dal tempo”. Noi invece pensiamo che siano ancora esattamente la prospettiva che manca in questo tempo. Non abbiamo intenzione di cambiare strada. Abbiamo intenzione di aiutare a cambiare cio’ che ci circonda, con chi ci circonda. E’ quello che abbiamo sempre fatto e in cui abbiamo sempre creduto.

E non e’ mai stato facile. Ci auguriamo di poterlo fare insieme ai compagni e alle compagne che ci hanno accompagnato fino a qui e a molti altri e molte altre che si uniranno lungo la strada.

Se volete essere parte dei prossimi venti anni come lo siete stati di questi primi venti sapete dove trovarci e dove indirizzare chi condivide i nostri valori: https://www.autistici.org/get_service

Il lavoro lo mettiamo noi. Ma il sostegno economico e’ imprescindibile, dato che esistiamo solo grazie alle vostre donazioni: https://www.autistici.org/donate

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Collettivo Autistici-Inventati

https://www.autistici.org

donazioni: https://www.autistici.org/donate
aiuto: help@autistici.org
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[English version]

PLANET EARTH: THE FINAL FRONTIER. TWENTY AND READY FOR TWENTY MORE

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Twenty years have passed since the birth of Autistici / Inventati. Twenty years have passed since we ventured down this quite complicated road. Like any respectable end of the year, it is again time for evaluations. End of the year balances are mostly political rather than financial for us, although we cannot deny that we will, as always, ask you to support us economically.

Twenty years ago nobody did what we do. And even today nobody does it the way we do it. This is important to remember because 20 years of work to keep our project alive and functional, relying EXCLUSIVELY on the efforts of the volunteers involved and the spontaneous donations from our users deserve special attention.

Today is very easy to obtain an e-mail address or the space to host a website for free, and we know that mailing lists are mostly replaced by the millions of group chats provided by the various instant messaging platforms. But we think that today it is much more difficult to find a free space where is possible to organize alternatives to the existing. Without alternative places there are no alternative thoughts, without spaces where it is possible to practice other ways of living, organize and imagine different worlds, it is not possible to change the existing one.

2020 has not only been cruel in terms of loss of human lives, it also brought greater difficulty in imagining and practicing change. We do understand how difficult it is to think about change when one has to come to terms with the sudden psychological in as much as social isolation we came to notice , that we recently came to notice. We have been locked down and wedged between the responsibilities towards others and the emergency that leaves no room for alternatives. Some think that 2020 has only actually made more evident how the struggles for an alternative world have become marginal. But the world will also exist in 2021, probably not very differently from 2020, and we will still need to think and practice something completely different.

As always, we do not think that this is possible in spaces that are commodified, monitored, profiled and constantly abused by those who profit from our every word and our every byte. We don’t believe in narratives condemning collectively responsible behavior either: as if it were some sort of weakness or a moniker of slavery. As if the logic of self-interest, laziness or indifference could communicate any sort of value, ie. self-determination, supposedly to be reclaimed, precisely when biology reminds us that no one is free unitl everyone is free.

The bitterness we feel this year isn’t in fact just related to the digital realms. Obviously we feel a strong need for more solidarity: we think that solidarity is unfortunately often lacking both in the priorities that determine the evolution of the real world situation, and in the narrative that derives from it. To say that never like this year there has been a stronger need for solidarity is stating the obvious, but we still feel the need to say it, not only in words, but also with our work, which in 2020 has often had the objective of answering the new needs that the emergency has brought up to the surface.

A piece of work is in fact up to us, to try to provide even more appropriate, effective and usable tools. Coherently with the needs that emerged in 2020, we have added two new services:

https://vc.autistici.org – a jitsi instance for videoconferencing
https://live.autistici.org – a live video streaming platform

They do not require authentication and do not log your data, a combination of features we believe can help change the common attitude we see in relating to technology today.

But outside the digital sphere, practicing change is also a social and common exercise, to which everyone must contribute individually. We have the firm intention of being there. Together.

Some wrote to us saying that the ideas we have expressed in our twenty years old, lyrical manifesto, are obsolete and “out of place” in today’s world. Quite the opposite, we think that they are still exactly the perspective that is missing today. We are not going to change our path. We intend to help change what surrounds us, together with the people around us. This is the way (cit.)

This is what we have always done and what we have always believed in. And it has never been easy. We hope to be able to do it together with the comrades who have been with us all the way here and with the many others who will join us further along the way.

If you want to be part of the next twenty years as you have been in these first twenty, you know where to find us and where to direct those who share our values: https://www.autistici.org/get_service

We take care of the work. But financial support is vital, since we only exist thanks to your donations: https://www.autistici.org/donate

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The Autistici-Inventati collective

https://www.autistici.org

donations: https://www.autistici.org/donate
help: help@autistici.org
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[Castellano]

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Boletín Autistici / Inventati – Diciembre 2020 / Enero 2021 PLANETA TIERRA. ÚLTIMA FRONTERA. VEINTE Y NO MAS VEINTE

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Veinte años han pasado desde el nacimiento de Autistici/Inventati, veinte años desde que nos aventuramos por este camino tan complicado. Como cada fin de año que se respete, llega la hora de los balances y para nosotros este es mucho más político y de iniciativas que económico, aunque no podemos negar que, como siempre, debemos pedir tu apoyo para el sostenimiento de este proyecto.

Hace veinte años nadie hacía lo que hacemos e incluso hoy nadie lo hace como lo hacemos nosotros. Es importante recordarlo porque estos veinte años de mantener vivo y en funcionamiento un proyecto como el nuestro, apoyado EXCLUSIVAMENTE en el trabajo voluntario de quienes participan en él y en las donaciones de nuestros usuarios, es un esfuerzo que vale la pena destacar.

Hoy es fácil abrir una cuenta de e-mail o un espacio para un sitio web de forma gratuita, y sabemos que las listas de correos han pasado de moda para ser reemplazadas por millones de grupos de chat alojados por servicios de mensajería instantánea.

Sin embargo, también pensamos que hoy en día es mucho más difícil que nunca encontrar un espacio libre para pensar y organizar alternativas a lo existente. Sin espacios alternativos no hay pensamientos alternativos, sin espacios en los que sea posible practicar otros modos de vida, organizarse e imaginar otros mundos posibles es imposible cambiar el mundo que existe.

2020 no solo fue un año cruel en términos de pérdida de vidas humanas, también trajo grandes dificultades para nuestra capacidad de imaginar y practicar el cambio. Sabemos lo difícil que es pensar en cambiar las cosas cuando nos damos cuenta de que estamos particularmente aislados no solo social sino también mentalmente, algo que hemos descubierto recientemente. Hemos estado encerrados y enmarcados entre la responsabilidad que tenemos hacia los demás y una emergencia que no nos deja espacio para construir alternativas.

Hay quienes creemos que, en realidad, 2020 solo hizo evidente el punto marginal en que aún se encuentra la construcción de un mundo diferente, pero este mundo como lo tenemos seguirá existiendo en 2021, probablemente de un modo no muy distinto al de 2020, y seguimos necesitando pensar y actuar de un modo totalmente diferente para transformarlo.

Como siempre, pensamos que esto no será posible en espacios mercantilizados, vigilados, perfilados y abusados constantemente por aquellos que sacan ganancias de cada una de nuestras palabras y cada uno de nuestros bytes. No creemos en una narrativa que condene al comportamiento colectivamente responsable como una forma de debilidad o esclavitud: como si la lógica del interés propio, la pereza o la indiferencia pudiera comunicar un valor, el de la autodeterminación, y reivindicarlos precisamente en un momento en que la biología nos recuerda que nadie es libre antes de que todos sean libres.

La amargura que experimentamos este año no se limitó al ámbito digital. Obviamente, sentíamos una fuerte necesidad de mayor solidaridad en momentos en que esta parece fugarse entre tantas prioridades que determinan la evolución de la situación del mundo real y la narrativa que se deriva del mismo. Mencionar que la solidaridad nunca fue tan necesaria como ahora es decir algo obvio, pero creemos que es fundamental decirlo, no solo con palabras sino con nuestras acciones y trabajo, que este año estuvo orientado a responder a las nuevas carencias que la emergencia ha sacado a la superficie. Un peso muy importante en dichas labores estuvo relacionado con tratar de proporcionar herramientas todavía más apropiadas, eficaces y utilizables para seguir construyendo ese otro mundo.

Coherentemente con dichas necesidades, en 2020 hemos abierto dos nuevos servicios:

https://vc.autistici.org   –  Un instancia de Jitsi para videoconferencias seguras
https://live.autistici.org –  Una plataforma streaming de video en vivo

Ninguno de ellos requiere de registro o autenticación ni va a guardar tus datos personales. Se trata de una combinación de características que, a nuestro modo de ver, pueden ayudar a cambiar la actitud con la que comúnmente se ve a la relación con la tecnología en nuestros días.

Sin embargo, por fuera de la esfera tecnológica, practicar el cambio es también un ejercicio social y común al cual cada uno de nosotros debe contribuir individualmente. Tenemos la firme intención de estar allí, juntos.

Alguns personas nos escriben diciendo que las ideas que hemos planteado durante veinte años en nuestros líricos manifiestos son obsoletas y están ‘fuera de tiempo’. Por el contrario, creemos que mantienen la perspectiva que hace falta en nuestros días. No tenemos la intención de cambiar nuestro camino: tratamos de ayudar a cambiar lo que nos rodea junto a la gente que nos rodea. Esto es lo que siempre hemos hecho y en lo que siempre hemos creído.

Esto nunca ha sido fácil. Esperamos poder seguir haciéndolo junto a los compañeros y compañeras que han estado a nuestro lado y muchos otros que se nos unan en el camino.

Si quieres hacer parte de lo que está por venir en los próximos veinte años, como estuviste en estos primeros veinte, sabes bien dónde encontrarnos y dónde invitar a quienes comparten nuestros valores:  https://www.autistici.org/get_service

Nosotros nos encargamos del trabajo, pero el sostenimiento económico es imprescindible, dado
que existimos solo gracias a sus donaciones: https://www.autistici.org/donate

Gracias,

Colectivo Autistici-Inventati

Problemi temporanei / Temporary issues

giovedì, Giugno 4th, 2020

[IT]
Ci sono dei problemi con la rubrica della webmail, che risulta vuota per alcuni utenti. I dati sono ancora nel database, ma per qualche motivo l’interfaccia web non li mostra. Abbiate pazienza mentre cerchiamo di risolvere.

AGGIORNAMENTO: abbiamo ripristinato i contatti mancanti da un backup di due giorni fa, il problema adesso dovrebbe essere risolto.


[EN]
There are issues with retrieving and displaying contact addresses in the webmail. The data is still in the database, but the webmail won’t show it. Please bear with us while we try to resolve the issue.

UPDATE: The issue should be resolved, we managed to restore the contacts from a two-day-old backup.

Uno per tutti, 5 per mille ad A/I!

mercoledì, Maggio 20th, 2020

[English version below]

Per chi paga le tasse in Italia, da quest’anno è possibile effettuare una donazione ad Autistici/Inventati attraverso la dichiarazione dei redditi, attraverso il meccanismo della donazione del 5 per mille.

Al momento di compilare il Modello CU Unico e 730, nel riquadro dedicato al 5 per mille, inserisci la tua firma ed il codice fiscale “93090910501” sotto alla dicitura:

"SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERANO NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997"

 

[English version]

If you file taxes in Italy, you can donate to Autistici/Inventati via the so-called “5 per mille”, an option to donate 0.5% of your taxes to a non-profit organization.

To do so, on your “Modello CU Unico” and Form 730, in the section regarding “5 per mille”, you will have to sign your name ad insert the tax code (codice fiscale) “93090910501” where it says:

"SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERANO NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997"