NonToccateMilano

Maggio 5th, 2015 by carpa

Di tutti gli articoli apparsi su nessunotocchimilano, a me piace questo qui (http://nbl.gs/e7Z) della Stampa perche’ e’ un bignami bellissimo. L’articolo si focalizza sul sentimento di orgoglio che attraverserebbe la spiazzata di nessunotocchimilano (che non so se gli autori dell’hashtag si sono accorti dell’effetto omofobo che prende se si sposta un pochetto prima il mi, nessunomitocchilano, che e’ anche il motivo per cui l’hashtag non era nontoccatemilano probabilmente), e caratterizza l’italia che dice si’. Come una giovane contadinella scalza dell’ottocento, l’italia famosa per le sue eccellenze, per il vino buono, il cibo sano e le opere d’arte proclama il proprio si’ e nella mia mente si figura la statua di venere donzella fragile dallo sguardo languido che abbraccia voluttuosa, ma timida, marte guerriero con l’elmo e la lancia eretta. L’italia ha deciso di combattere per il proprio futuro e il proprio futuro sta la’ nell’interland milanese, dove prima era tutta campagna e ora sorgono fieri e pieni d’orgoglio dei capannoni ricolmi di cose in cartongesso, schermi e luciotti, che tra sei mesi diverranno terreno edificabile, ma ora per dio, come sentenzia un’altro articolo sempre della Stampa, valgono di sicuro il prezzo del biglietto.
Come dice l’articolista, basta piangersi addosso e pensare che non sappiamo fare niente: sia chiaro a tutti e gridiamolo forte tutte le mattine appena alzati, “noi valiamo il prezzo del biglietto” e non vogliamo le scritte sui muri e basta che i nostri figli devono andare all’estero per trovare lavoro, vogliamo che restino con noi, cosi’ possiamo educarli e mandarli dallo psicologo, almeno poi non ci bruciamo la macchina sotto casa, che e’ antipatico, anche se comunque fa girare l’economia, non dimentichiamoci che anche nel 2015 ci sono gli eco incentivi sulla rottamazione.
Che comunque non siamo noi quelli pessimisti e chiusi al dialogo: le cose che finiscono in “one” non sono tutte brutte. Tipo distruzione e’ brutto, ma innovazione ad esempio no. L’innovazione e’ importante, perche’ ricordiamoci che la fame nel mondo e’ sopratutto un problema tecnico. Cioe’ le persone muoiono di fame belli miei. Per questo servono delle ricette originali e sopratutto nuove, che sappiamo coniugare il vecchio e il nuovo: devono essere biologiche, ma anche un po’ ogm, un po’ slow, ma anche un po’ fast food.
Expo infatti e’ anzitutto un posto nel quale ci si scambiano ricette, un luogo dove per esempio lo cheff tamin proveniente dal lontano e esotico qatar, puo’ confrontarsi con la zia maria che lavora da eataly, e imparare a fare il vero ragu’ napoletano o la cotoletta alla milanese e magari da cosa, nasce cosa. Ad esempio questi del qatar ci sono cosi’ rimasti sotto con la cotoletta, che hanno preso casa a milano, a firenze, in costa smeralda, rilevando alcune piccole attivita’ famigliari, come i grattacieli di porta nuova a milano, la pensioncina four seasons di firenze, un po’ di costa smeralda, cosette cosi’, perche’ anche a loro gli tocca di emigrare per trovare lavoro: questa malattia della crisi non risparmia nessuno. Cmq se volete sapere tutto sullo stand del qatar, perche’ non riuscite piu’ a dormire senza, potete guardare le foto, sul fondamentale http://nbl.gs/e7V. Dove si vede come expo sia veramente un luogo interessantissimo.
E comunque l’Italia e’ forte e sapra’ risollevarsi. come d’altra parte ha gia’ fatto nel dopo guerra, e dalle stragi di stato. E ora sopravvivera’ con orgoglio anche a un’ora e venti di corteo. Perche’ cmq si sa che il problema di milano, oltre al traffico e ai parcheggi, sono principalmente “i black block” e le scritte sui muri. Cioe’ va bene tutto: la speculazione edilizia, le cosche, la cementificazioni, l’inquinamento, la gentrification. Per queste cose non saremmo mai scesi in strada, che abbiamo da lavorare. Ma non questi qui, che gli si dovrebbe sparare in fronte. Noi vogliamo rimetterci in moto e andare dove si deve andare, perche’ comunque e’ meglio che stare li’ fermi a lamentarsi, e sopratutto e’ meno faticoso che provare ad andare da un’altra parte.
Il discorso e’ semplice alla fine: ti rimbocchi le maniche e prendi quello che c’e’, con creativita’, innovazione e amore per la vita e per l’alta velocita’, che comunque e’ quella che permette in soli 50 minuti, anziche’ l’ora e quaranta dell’interegionale(che gia’ solo a scriverlo mi sono annoiato: uffa, che barbanoia), di andare a vedere il museo egizio a Torino e poi scappare via di corsa per andare a prendere un pezzo di cioccolata al padiglione della Svizzera all’Expo. Se dovevi metterci un’ora e quaranta come gli sfigati pendolari, poveracci, puzzoni, no, ma per soli 50 minuti, perche’ no ? Noi siamo il fronte del si’ e diciamo si’ alla vita loca e un po’ pazzerella e scommettiamo sulla nostra fantasia, non troppa, ma quella che serve per ridipingerci il mondo quanto basta durante la giornata, per arrivare alle goccine di lexotan la sera che ci garantiranno sonni felici.

Ho il cervello un po’ stanco dalle letture dei quotidiani on line. Il livello di retorica propagandistica di questi giorni mi ha riportato agli anni delle elementari quando nel torpore del meriggio durante il doposcuola, mi mostrarono una serie di documentari sulla seconda guerra mondiale e scopri la voce dei cinegiornali dell’istituto luce.

“Nell’ora in cui i vili si proclamarono eroi il fulgido esempio di un manipolo di coraggiosi armati solo di spugna e solventi al nitro sfida i dardi del destino e si oppone con italico ardore al veleno sfascista del pessimismo della marcia dei menagrami, gufi, corvi, bolscevichi, sodomiti e leccaciuffi. Milanesi: a noi l’expo, a noi le spugne!”

Domenica 5 aprile dedicata a freepto al k100 rimandata al 19

Aprile 2nd, 2015 by carpa

Per una svista dei relatori , la terza domenica delle 4 programmate al k100 di campi bisenzio, su freepto e benefit A/I, era stata calenderizzata il pomeriggio della domenica di Pasqua. Anche se la scelta del pomeriggio permette comunque a tutti di andare a festeggiare degnamente la resurrezione di nostro signore cristo gesu’ al mattino, abbiamo comunque preferito annullare l’appuntamento e condensare domenica 19 il laboratorio del 5 aprile, cosicche’ tutti possiate agitare i vostri rametti di ulivo inneggiando alla famiglia naturale e all’inquisizione quando piu’ vi aggradata nel corso della giornata.

Quindi la terza puntata viene accorpata alla quarta. Il programma della giornata del 19 diviene dunque: dalle ore 15, con alcuni sviluppatori di Freepto, il gruppo di Avana e i soliti sfigati di A/I

Malware, legislazione attuale e prossima ventura + mini laboratorio relativo

Tor, alcuni cenni di questioni tralasciate nelle scorse puntate

Jabber + otr, qualche consiglio sull’istant messaging e le chat

Piccoli tools utili in Freepto (wipe, mat, bleachbit, mac changer, florentine e altre cosette)

0xDA733D59D98DA9CE – diffidate delle imitazioni!

Marzo 18th, 2015 by lucha

Importante: questo post è del 2015. Potete trovare la nostra nuova chiave qui.

Important: this post was written in 2015. You can find our new key here.

 

[english version below]

PGP e la sua implementazione libera GnuPG è uno degli strumenti che consigliamo ai nostri utenti per comunicare sia tra di loro che con noi. Per comunicare attraverso PGP è necessario avere la chiave, cosiddetta pubblica, del destinatario. È molto importante assicurarsi che la chiave che si ha appartenga effettivamente alla persona con cui vogliamo comunicare e non a qualcun altro: in questo caso infatti si rischia nel migliore dei casi di mandare un’email illeggibile al nostro destinatario e nel peggiore di essere intercettati e di perdere le garanzie di sicurezza che pensavamo di avere usando PGP.

La nostra chiave pubblica si può trovare sul nostro sito, oppure si può richiedere a uno dei tanti keyserver, che si possono paragonare a servizi di “pagine gialle” delle chiavi crittografiche. La maggior parte di questi server pubblica tutte le chiavi che gli vengono inviate, senza controllare l’effettiva autenticità delle informazioni riportate. È quindi estremamente facile creare una chiave a nome di un’altra persona e caricarla su uno di questi server.

È quel che è successo a noi solo qualche settimana fa: qualcuno ha deciso di creare una chiave a nostro nome e di caricarla sui keyserver. Non ne conosciamo le motivazioni (uno scherzo? un esperimento? un goffo tentativo di intercettare le comunicazioni coi nostri utenti?), però dobbiamo avvisarvi: non tutte le chiavi a nostro nome che trovate su internet sono autentiche. Quindi quando scaricate la nostra chiave pubblica, controllate le firme e se potete utilizzate il Web of Trust.

La fingerprint della nostra chiave [al marzo 2015] è

E30D 5650 109E 5353 2104 B879 DA73 3D59 D98D A9CE

Diffidate delle imitazioni!

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DDoS in corso? Abbiate pazienza o usate servizi sicuri!

Marzo 13th, 2015 by cavallette

English version below

Ultimamente sia Autistici/Inventati che altri server autogestiti come Riseup o Nodo50 hanno subito attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).

Un DDoS consiste nel dirigere un enorme flusso di traffico fasullo contro l’obiettivo per saturare l’infrastruttura e quindi impedire il funzionamento dei servizi offerti. In questo modo il server non può più rispondere alle richieste di visualizzazione di pagine web, di scaricamento della posta, di collegamento a jabber e via dicendo. Di conseguenza, la fretta può spingere gli/le utenti a usare servizi commerciali, che sono più resistenti agli attacchi DDoS e quindi offrono servizi più stabili. Noi però vi sconsigliamo di prendere decisioni dettate dalla fretta. Per prevenire rischi per la vostra privacy, vi consigliamo di aprire una casella di posta di backup su un altro server amico e di usare jabber con un servizio alternativo (come quello associato a tutte le caselle di posta Riseup o quello di Systemli) invece di ricorrere a un servizio commerciale di messaggistica istantanea.

English version

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Suicidio modo d’uso

Marzo 4th, 2015 by carpa

expressyourself

L’altro giorno ho letto un articolo sulla rubrica dei marchingegni di Repubblica su un tasto anti suicidi in FB e la mia mente e’ subito corsa a “Suicidio modo d’uso” dei CCCCNCNCN.

Che bello deve essere per FB poter dire che i social network servono a salvare le vite di poveri disgraziati depressi che rischiano di non arrivare a domani, per il male di vivere, certo. Che bello sentirsi buoni, e anche un po’ eroi come se cammminando sul Golden Gate a San Francisco incappassimo in un aspirante suicida nel gesto di lanciarsi in volo e con parole di coraggio lo riconquistassimo alla vita. Pero’ tutto con un click e senza sbattersi ad andare fino a San Francisco.
Che bello che delle persone possano segnalare il tuo profilo su FB ad un gruppo di esperti che valutino se sei un depresso con tendenze suicide e se si’ ti lancino un messaggio di speranza e coraggio. E talmente una buona idea che potremmo provare a estenderla. Perche’ non segnalare anche altri potenziali disagiati ? ognuno con un pulsante diverso, che poi gruppi di esperti analizzino e al limite poi se li scambino tra di loro, come le figurine: “ti do due depressioni endogene per una sindrome di cotard”, “scambieresti mai la tua depressione post parto con due fustini di disforia isterica ?” Piu’ che un pulsante secondo me sarebbe meglio un menu’ a tendina con tante voci da cui poter scegliere: disturbo bipolare, disturbo stagionale, disturbo depressivo infantile, adolescenziale, senile, … E’ bello che ci prendiamo cosi’ cura gli uni degli altri, grazie al nostro social network preferito.
Comunque secondo me in nome della salute mentale pubblica si potrebbe anche cercare di automatizzare la questione. Cioe’ perche’ aspettare che siano gli amici a segnalarti come depresso ? e se non sono veri amici ? e se erano troppo presi a ubriacarsi, fumare gli spinelli e copulare ilari a quei party ai quali tu in quanto depresso non partecipi o stai in un angolino in posizione fetale ?
Si potrebbe sviluppare un agente automatico rivelatore di depressione…
alla fine che ci va ? abbiamo gia’ tutti gli elementi

http://www.ucl.ac.uk/predict-depression/

rubiamo l’algoritmo reversando il test del link di cui sopra e ci spazzoliamo FB. Pensate quanto bene potremmo fare al mondo. Peccato che quando si sono suicidati Sole e Baleno, non ci fosse ancora FB, le cose sarebbero senza dubbio potute andare diversamente.

Quando infine mi sono stufato di avanzare a piccoli passi, in questa interminabile attesa, con un salto ho scavalcato il muro.

FCC approva le regole sulla net neutrality – FCC passes net neutrality rules

Febbraio 27th, 2015 by bombo

netneutrality
english version below

La Commissione Federale delle Comunicazioni (FCC) statunitense ha approvato nuove storiche regole che attribuiscono all’ente i poteri più vasti sul settore dei cavi di rete da quando internet è stata messa a disposizione delle masse.
Le compagnie di cablaggio non potranno offrire ‘vie preferenziali’ sulla rete e l’accesso sarà uguale per tutti gli utenti.
“Nessuno dovrebbe avere il controllo sulla libertà e sull’apertura dell’accesso a Internet”, ha detto il presidente dell’FCC Tom Wheeler. “È la piattaforma più potente e pervasiva del pianeta. Internet è troppo importante per concedere ai grandi provider di dettare le regole.”

Il regolamento proposto è piuttosto articolato, ma per riassumere le tre garanzie più importanti per gli utilizzatori di Internet sono le seguenti:

  • Niente blocchi: i grandi provider non possono bloccare l’accesso a contenuti legali, applicazioni, servizi o apparecchiature non dannose.
  • Niente strozzature: i provider non possono danneggiare o degradare il traffico legittimo in Internet sulla base di contenuti, applicazioni, servizi o apparecchiature non dannose.
  • Nessuna priorità a pagamento: i provider non possono favorire un traffico legittimo in Internet rispetto a un altro in cambio di un pagamento – in altre parole: niente “vie preferenziali”. Questa regola vieta anche ai provider di dare priorità ai contenuti e ai servizi delle loro affiliate.

Dunque che significa Net Neutrality?

“La Net neutrality è il concetto per cui il tuo provider Internet dovrebbe essere un ponte neutrale verso qualsiasi contenuto o servizio in rete, non un controllore che decide se caricare più lentamente un servizio piuttosto di un altro o imporre pagamenti per vie d’accesso preferenziali”.

~~~~~ english version ~~~~

The Federal Communications Commission (FCC) passed historic new rules that give the body its greatest power over the cable industry since the internet went mainstream.
Cable companies will not be allowed to offer “fast lanes” on the internet and access but will be equal for all users.
“No one should control free and open access to the Internet,” FCC chairman Tom Wheeler said. “It’s the most powerful and pervasive platform on the planet. The Internet is too important to allow broadband providers to make the rules.”

The proposed rules are pretty lengthy, but from an FCC fact sheet, here are the three things that the rules would ban that matter most to consumers:

  • No Blocking: broadband providers may not block access to legal content, applications, services, or non-harmful devices.
  • No Throttling: broadband providers may not impair or degrade lawful Internet traffic on the basis of content, applications, services, or non-harmful devices.
  • No Paid Prioritization: broadband providers may not favor some lawful Internet traffic over other lawful traffic in exchange for consideration — in other words, no ‘fast lanes.’ This rule also bans ISPs from prioritizing content and services of their affiliates.”

What does net neutrality mean?

“Net neutrality is the concept that your Internet provider should be a neutral gateway to everything on the Internet, not a gatekeeper deciding to load some sites slower than others or impose fees for faster service.”

Manutenzione oggi / maintenance today

Febbraio 25th, 2015 by cavallette

Oggi faremo un po’ di manutenzione programmata sui nostri server, il che significa che qualche servizio potrebbe essere indisponibile per un breve lasso di tempo. Aggiorneremo questo post in caso di problemi permanenti

[ENGLISH VERSION]

We will perform some planned maintenance on our servers today. This means that some services will be unavailable from time to time. We’ll update this post in case persistent issues arise.

4 domeniche con freepto al k100 di Campi Bisenzio (FI) benefit A/I

Febbraio 19th, 2015 by carpa

ai_avana_freepto_laboratori_k100f

Un mini laboratorio con A/I e Freepto su buone pratiche per evitare nausee, fastidi, emicranie e non stare troppo male navigando in Internet.

Da domenica 1 marzo ogni 15 giorni fino al 18 aprile, h 15.30 circa

La sensuale violenza della repubblica

Febbraio 13th, 2015 by carpa

violenza-sensuale

Il lapsus misura il senso e la qualita’ del giornalismo di Repubblica, meno male gli screenshot ci permettono di tenerne memoria nel tempo, anche dopo la correzione. Comunque la correzione piu’ corretta sarebbe stata far sparire l’articolo.

Vorrei un gatto da appartamento docile, dolce, che non faccia danni in casa

Gennaio 30th, 2015 by carpa

Identificare la tipologia di un rapporto finisce per indirizzare tutto il resto del discorso. Leggevo l’altro giorno la lettera aperta a chi indossava il passamontagna a cremona. L’autore, un insegnate dice, vorrebbe instaurare un immaginario dialogo sulla base di un rapporto filiale, padre – figlio. La prima cosa che ho notato e’ che non si parla di madri o di figlie. Si parla proprio solo di padri e di figli. Secondo me l’autore trarrebbe giovamento ad indagare invece un altro tipo di rapporto, che gli consentirebbe anche di non incappare nelle questioni di genere. I rapporti di produzione. Non figli: prodotti. L’indirizzare ogni tipo di ragionamento al profitto ha creato non una, ma molteplici generazioni tirate su’ mangiando merda, ma cercando di convincerli che fosse cioccolata. Allora si’ il problema diventa tutto educativo. Perche’ non volete sentire il sapore della cioccolata ? E’ colpa nostra che non vi abbiamo saputo educare bene a scuola, in chiesa, per televisione. Abbiamo sbagliato noi padri,e si sa che le colpe dei padri, poi ricadranno sui figli, perche’ i padri han mangiato l’uva acerba e i denti dei figli si sono allegati. Ma perche’ siete cosi’ violenti ? Boh.
Ma basta veramente cosi’ poco per far nascere tutte queste domande ? Cioe’ un cordone coi bastoni e i caschi ? No perche’ negli ultimi quarant’anni se ne sono gia’ visti un po’, non e’ proprio una novita’ introdotta da cremona… Cioe’ riducendo all’osso quanto letto sui giornali dopo un areosol collettivo di lacrimogeni di diverse ore, tutta questa violenza si e’ indirizzata su non piu’ di dieci vetrine.
Personalmente mi farei un’altra domanda, che alla fine forse non e’ cosi’ difficile capire perche’ ci sia gente arrabiata per una persona in coma a causa delle sprangate neofascite.
Io mi chiederei piuttosto perche’ il corpo sociale sia cosi’ poco conflittuale per tutto il resto del tempo. C’e’ un libro interessante tradotto da poco per la casa editrice Nautilus, L’enigma della docilita’. E’ scritto da un altro insegnante Pedro Garcia Olivo, e si pone esattamente questo interrogativo.
Il libro parte cosi’ (salto coi puntini che non ho voglia di ricopiarlo tutto a manina)
Di fronte a un conflitto … gli storici e il resto degli scienziati sociali si mettono immediatamente a investigarne le cause … a interpretare cio’ che viene percepito come un’alterazione nella pulsazione regolare della Normalita’. Al contrario, l’assenza di conflitti in condizioni particolarmente laceranti, che avrebbero dovuto mobilitare la popolazione – gli strani periodi di pace sociale in mezzo alla penuria o all’oppressione; la misteriosa docilita’ in una cittadinanza abitualmente sfruttata e soggiogata – non provoca un eguale entusiasmo negli analisti, una febbre negli studi, una proliferazione di dibattiti accademici sulle sue cause, le sue motivazioni.
Le conclusioni dell’autore non mi convincono del tutto, ma questa e’ per me una bella domanda, che interessa anche argomenti piu’ consueti per questo blog.
Continuano ad uscire i documenti di Snowden che delineano per sommi capi progetti dell’Nsa dai nomi sempre piu’ apocalittici/arrapanti Leviathan, WarriorPride, HiddenSalamander, DefiantWarrior. A parte un ristretto gruppo di attivisti e persone sensibili la questione sta procedendo nell’indifferenza dei piu’. Si potrebbe dire che dopo la Francia si preferisca barattare la propria liberta’ con una sicurezza impossibile, pero’ Snowden ha iniziato molto prima, in un periodo neppure troppo cruento. Tutto si e’ arenato a pochi mesi dalle prime rivelazioni. Una marcia, una petizione e fine. Eppure i media continuano a pubblicare, la questione e’ volendo sotto gli occhi di tutti.
Se si trattasse di un argomento tipo gli accordi commerciali segreti conosciuti come TTIP, capirei le difficolta’. Questi trattative tra l’altro potrebbero contenere accordi su proprieta’ intellettuale, trattamento dei dati personali. Perche’ dovremmo fidarci ? Da sola questa cosa basta per esempio a cambiare la faccia di Internet come la conosciamo (e’ gia’ cosi’ fa schifo). Pero’ e’ tutto volutamente molto fumoso, effimero e mascherato di tecnicismo.
Si puo’ dire forse che sono troppi i problemi di cui occuparsi e questi sono argomenti di retroguardia ? Sicuramente, pero’ perche’ un’apatia vaga serpeggia, anziche’ un’incazzatura generalizzata su temi piu’ rilevanti ?
E da qui potrebbero partire un sacco di considerazioni banali e luoghi comuni, che evitero’.
A me basterebbe ribaltare la domanda iniziale: non perche’ qualcuno s’agita, magari anche un po’ a caso, ma perche’ tutti quegli altri no ?