Archive for the ‘Cyber_Rights’ Category

Norwegian super stars

giovedì, Gennaio 27th, 2011

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Deutsche Übersetzung
English (shorter)

Senza volerlo e grazie al commissariato di Avezzano e al signor Iannone siamo diventati famosissimi in Norvegia. Da soli non saremmo mai riusciti a raggiungere questo traguardo, siete stati magnifici. La rogatoria internazionale che ha provocato il Norvegian Crackdown, cioe’ il sequestro/copia di una macchina di A/I in Norvegia, ci ha portato sotto i riflettori e animato un dibattito in quelle lontane terre di discendenza vichinga.

Una questione simile in Italia difficilmente sarebbe riuscita ad interessare l’opinione pubblica, una serie di questioni giocano infatti a nostro sfavore:

  • nella vicenda non sono coinvolte tette e culi, manca la topa e quindi basso share
  • parlare di legittimita’ di sequestri, di riservatezza, di critiche all’operato della polizia e’ complicato. Lo e’ quando di mezzo ci sono morti in carcere o per le strade, figurarsi per una questione come la copia di un hard disk. Di solito siamo abituati ad un “Vi e’ andata bene, mica vi hanno menato”.

In Norvegia invece dove sono piu’ sessualmente emancipati di noi, all’interno del dibattito sulla data retention che sta attraversando il paese, il nostro caso e’ stato scelto come emblematico di uno scenario negativo, in cui la liberta’ di parola e di opinione subisce delle restrizioni arbitrarie, proprio perche’ il sistema e’ progettato male.

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Spaesamento

venerdì, Dicembre 10th, 2010

In questi giorni di esplosione di wikileaks mi sento un po’ spaesato e divertito. Mi diverte tantissimo vedere le reazioni dei governi, dei militari e di alcuni giornalisti. Sono buffi, un po’ goffi a cercare di dire con la faccia del bambino colto in fallo, “epperò non vale così”. E tingere il tutto con un lessico recrudescente, la cyberwar, il terrorismo, gli attacchi. Da un lato rido, dall’altro sono spaesato, perché non pensavo che i cambiamenti tecnologici avvenuti in questi anni di grossa accellerazione, fossero veramente sfuggiti a tutte queste persone. Evidentemente esiste un grosso gap tra le trasformazioni in atto e la capacità di recepirne gli effetti.
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Il controllo sui flussi di informazioni, WikiLeaks e gli effetti collaterali

martedì, Dicembre 7th, 2010

L’importanza di WikiLeaks non è solo nell’informazione contenuta nelle specifiche comunicazioni che sono state rese pubbliche.

Nell’articolo Julian Assange and the Computer Conspiracy; ‘To destroy this invisible government’ viene commentato uno scritto di Assange, in cui l’australiano parla di come funzionano le cose secondo lui.

  • i regimi che limitano la libertà degli individui causa inevitabimente resistenza
  • per minimizzare queste resistenze è necessario mantenere le persone all’oscuro di determinate informazioni sugli obiettivi dei regimi
  • per conseguire questo scopo i regimi divengono cospirazioni perché controllano i flussi di informazioni tramite la segretezza

Ma queste restrizioni che i regimi impongono sulla circolazione delle informazioni hanno anche l’effetto collaterale di complicare le comunicazioni interne ai meccanismi del potere, riducendo l’efficienza dei meccanismi stessi.

Quando i controlli sul flusso di informazione falliscono, e in risposta la segretezza interna viene ulteriormente incrementata, il sistema nervoso dei regimi cospiratori si trova sempre più in difficoltà.

“WikiLeaks wants to provoke the conspiracy into turning off its own brain in response to the threat”: in reazione alla diffusione di informazioni riservate,  la cospirazione viene indotta a spegnersi – e secondo Assange, i regimi in questa situazione rischiano di venire sostituiti da forme più aperte di governo.

Julian Assange è stato arrestato oggi, martedì 7 dicembre 2010.

Sostieni WikiLeaks !
(perché ? ecco perché)

Sostieni WikiLeaks

domenica, Dicembre 5th, 2010

Le informazioni sono una banca: alcuni di noi sono ricchi, altri sono poveri. Noi abbiamo la missione di rapinare questa banca.
Genesis P-Orridge in Decoder di Klaus Maeck, 1983

Forse le rivelazioni di WikiLeaks non avranno scioccato i più cinici e smaliziati tra noi. Anche se a farlo sono i diplomatici statunitensi, dopo 15 anni di regime ci è difficile cadere dalle nuvole se viene suggerito che l’obiettivo primario di Silvio Berlusconi sia l’arricchimento personale. Così come non sorprende il quadretto che hanno dipinto della Russia: un paese in cui le questioni difficili (dai giornalisti critici ai contratti per le risorse naturali) vengono gestite tramite la mafia.

Un paio di rivelazioni a cui è stato dato un po’ meno risalto:

Le reazioni di censura e gli attacchi di ogni tipo contro WikiLeaks e contro il suo portavoce Julian Assange sono fortissime e aggressive. Il sito web è stato oggetto di denial of serviceAmazon, Paypal, EveryDNS e altre aziende hanno velocemente calato le braghe e interrotto ogni servizio, ubbidendo velocemente alle indicazioni dei politici statunitensi più reazionari. Noti giornalisti mainstream hanno esplicitamente chiesto l’uccisione di Assange o la sua reclusione in prigioni extra-legali come Guantanamo. In Italia, dove siamo persone perbene, perfino il più becero dei giornalisti di regime si limita ad augurare un semplice pestaggio nei confronti delle persone scomode (ma attento al karma, Emilio!). Apparentemente Assange si trova attualmente in Inghilterra, sotto il controllo dei servizi segreti inglesi, più o meno ufficialmente ricercato dalle polizie di Stati Uniti, Svezia, Australia e probabilmente molte altre nazioni.

La portata dell’azione di WikiLeaks non si limita a scombussolare le verità ufficiali dei regimi o a incrinare l’ipocrisia delle relazioni diplomatiche fra nazioni che si odiano. Aprendo gli occhi del grande pubblico, contribuisce a ridestare esigenze di trasparenza e di verità che non appartengono solo a chi come noi crede da sempre, radicalmente, nella completa libertà d’informazione. Si veda per esempio questa intervista a Felice Casson, oggi magistrato del PD (bleah) ma anche impegnato a sostegno della trasparenza degli Archivi di Stato.

WikiLeaks risponde a un bisogno diffuso, e lo fa senza venire a patti con la legalità, senza obbedire ai richiami e senza piegarsi di fronte alle minacce.

The (Amnesic) Incognito Live System

martedì, Ottobre 26th, 2010

I compagni francesi del collettivo Boum hanno rilasciato una nuova versione di T(A)ILS. Cos’e’?
Una distribuzione Live basata su Debian/Lenny, per permettere a chiunque di trarre vantaggio dai diversi software rivolti alla privacy senza dover faticare ad installarli e portarsi dietro un pc.

Dunque garantisce la navigazione via tor, di usare GPG per le mail crittate, offre un’interfaccia semplice per usare LUKS e poter crittare ad esempio pennette USB e conservare i dati in sicurezza eaddirittura quando spegnerete il pc su cui avete utilizzato T(A)ILS verra’ ripulita la RAM per evitare eventuali tentativi di analisi forense sul pc che avete utilizzato.

T(A)ILS la potete utilizzare installandola su una chiavetta USB o su un CD e avrete sempre con voi questo sistema operativo votato alla vostra privacy. che altro dire, provatela!

Googlesharing: paranoia mode

domenica, Ottobre 3rd, 2010

Google prospera dovunque la privacy venga sottovalutata: se il tuo comportamento è simile a quello della maggioranza degli utenti di Internet, Google sa di te molto più di quanto ti piacerebbe anche se usi i suoi servizi senza registrarti. In molti casi, grazie a servizi “invisibili” come Google Analytics, è possibile scoprire quali siti visiti anche senza che li cerchi con il motore di ricerca di Google, e se usi Gmail, anche il contenuto di tutti i tuoi messaggi viene registrato per trasformarti in una profilazione perfetta.

Per evitare che la tua vita venga profilata puoi fare due cose: cancellare i cookies ogni volta che chiudi il tuo browser oppure, se usi Firefox, installare GoogleSharing, un simpatico plugin facile da utilizzare, gratuito e open source che anonimizza qualunque uso dei servizi di Google che non richieda il log-in: ogni volta che usi Google, GoogleSharing devia la tua richiesta su un server separato, dove verrà raccolta assieme a quelle di tutti gli altri utenti prima di essere inoltrata a Google, che in questo modo non potrà capire da quale utente è arrivata la richiesta. (altro…)

20 anni di EFF

sabato, Luglio 10th, 2010

la EFF il 10 giugno scorso ha compiuto 20 anni, per celebrare l’anniversario Nina Paley ha donato un video che vi proponiamo.

HTTPS ovunque

venerdì, Giugno 25th, 2010

EFF e TOR project han rilasciato di recente una nuova estensione per Firefox che permette di visitare i siti in modalita’ crittata, ovvero le vostre richieste web verranno automaticamente provate in primis in httpS e se non fosse possibile avere la pagina in https ripetera’ la richiesta nel tradizionale protocollo in chiaro, ovvero in http.
Questa estensione dunque serve a proteggere la vostra navigazione da occhi indiscreti che potrebbero essere tra voi ed il sito che volete visitare, anche se va segnalato che molti siti non solo non prevedono la navigazione in https ma vi permettono anche l’autenticazione in http (ad esempio MySpace), lasciando aperta la possibilita’ di monitorarvi non solo durante la semplice navigazione del sito, ma anche di permettere a terze parti di rubarvi le credenziali.
Dunque il nostro invito e’ di provare questa estensione, perche’ troppo spesso ci sono indesiderate attenzioni su quello che facciamo in rete.

exgae: varieta' e rivoluzione

mercoledì, Novembre 11th, 2009

FCForum-logoDitemi pure che esagero, ma era da un pezzo che non vedevo una dimostrazione di potenza comunicativa e politica dei movimenti come quella che si respirava alla Sala Apolo di Barcellona il 29 ottobre scorso. Era la notte degli oXcars, lo show della cultura libera organizzato dagli attivissimi nemici del copyright di eXgae. Un vero e proprio varietà del sabato sera che davanti a una folla in delirio ha messo sul palcoscenico musica, video, arte e divertimento liberi dalla Sgae (la Siae spagnola). Nei giorni seguenti invece si è svolto il Free culture forum, e da ieri è disponibile il documento scritto dalle decine di organizzazioni presenti: la Carta del Forum Cultura di Barcellona per l’innovazione, la creatività e l’accesso alla conoscenza, che potete leggere, discutere e spammare qui.

Per scriverlo, nei tre giorni barcellonesi hanno discusso e lavorato insieme il gotha delle organizzazioni e delle iniziative che cercano di erodere un po’ la rendita di chi campa privatizzando i saperi. Tanto per capirci: Electronic Frontier Foundation, Pirate Party, Free Knowledge Institute, P2P Foundation, gli autori di Steal this film, La quadrature du Net, Students for Free Culture, naturalmente eXgae, eccetera eccetera. La cosa interessante è che questa coalizione eterogenea vuole intervenire veramente nei processi politici: intanto la Carta sarà consegnata personalmente a “La Infanta Cristina”, la figlia del re di Spagna, nonche’ sottoposto al governo spagnolo che tra poco assumerà la presidenza dell’Unione europea. E poi al Forum c’erano rappresentanti della Commissione europea e del governo brasiliano. Neutralità della rete, diritti dei naviganti, copyleft, privacy, diritto di accesso al sapere. E’ un testo serio, una base da cui partire per esplorare le prossime frontiere della produzione e diffusione di arte, conoscenza, sapere.

Qui trovate un po’ di registrazioni video delle giornate.

Scrivere un blog anonimo con wordpress e Tor

mercoledì, Settembre 30th, 2009

anonimoSu nazione indiana hanno pubblicato la traduzione italiana della guida di Ethan Zuckerman intitolata “Scrivere un blog anonimo con wordpress e Tor”, pubblicata in origine da Global Voices.

Dall’introduzione:
“La libertà di espressione passa anche dalla possibilità di comunicare
proteggendo la propria identità, se necessario. Pubblico perciò qui una
guida tecnica scritta da Ethan Zuckerman per Global Voices, di cui ho
presentato le tecniche durante il convegno e-privacy 2009 a Firenze. ”

Raccogliamo dunque l’invito a leggerla, diffonderla e ripubblicarla partito dal traduttore che ringraziamo.
Per ora leggetela qui.