Anche il nono hackmeeting e’ finito. In lista qualche fascistello cerca spazi di visibilita’ sperando di farsi digerire con un trolling esagerato, mentre nell’assemblea plenaria hacker di tutte le eta’ e di tutti i generi incrociano pareri positivi e un grande slancio per il prossimo, decimo (dieci anni!) hackmeeting.
L’hackmeeting di quest’anno ha registrato un clima di cooperazione e di divertimento penso pari solo ai primi due hackmeeting, un sacco di pischelli, un sacco di gente che dava una mano attivamente, seminari interessanti, e gente felice di beccarsi e chiacchierare di mille progetti. Non e’ ancora tempo di una valutazione piu’ organica (anche se gli spunti in assemblea finale ci sono stati e speriamo siano presto riassunti in una sintesi) ma certamente si puo’ dire che questa nona edizione ha ribadito che hackmeeting significa non solo hacking, ma soprattutto politica, autogestione e voglia di costruire un modo diverso di vedere e vivere la realta’ (checche’ ne dicano troll fascisti e vecchi hacker in cerca di gloria sulla carta stampata per meglio pubblicizzarsi con i propri principali con e senza divisa).
Il collettivo di A/I al gran completo si e’ ritrovato in questi giorni all’hm (salvo due ancora in vacanza e un paio di malati di iperlavoro :) e ha pensato che una delle cose meritorie da tramandare ai posteri fossero tutta una serie di eventi che hanno segnato l’equilibrio mentale di tutti i presenti, scatenato valanghe di risate di cuore. Dopo questo preambolo si va a cominciare.
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