Modernita' liquida e gesti di resistenza
venerdì, Luglio 28th, 2006In un bel libro di Zygmut Bauman, Modernita’ Liquida [1], c’e’ un capitolo dedicato al tempo e allo spazio.
Si tratta di una riflessione sul senso di queste categorie in un mondo fatto di insicurezze, di incertezze, di assenza di assoluti.
Si apre con l’immagine di Heritage Park, il delirio di un architetto britannico, che prevede la costruzione in Sud Africa di una sorta di fortezza autosufficiente ispirata alle cittadelle medievali e ai monasteri. E’ un luogo completamente inaccessibile: sorveglianza armata e cancelli elettrificati. Selezione all’ingresso in base all’unico criterio universale che distingue gli uomini meritevoli dai dannati: i soldi. In Heritage Park acquisti un posto in una comunita’ esclusiva, un luogo sicuro lontano dalla giungla esterna. Almeno fino a quando un dannato non riuscira’ ad entrare e fara’ esplodere, insieme a se’ stesso, la tranquillita’ artificiale di quel luogo.
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