Irruzione nei locali di ex-Eutelia – piccoli fascisti crescono

never_trust_a_cop_by_zerocalcareI fatti: ieri notte una squadraccia fascista ai comandi di Samuele Landi, ex amministratore di Eutelia, ha fatto letteralmente irruzione nei locali occupati da ex dipendenti Eutelia, sulla via Tiburtina a Roma. I vigilantes di una società privata si sono inizialmente presentati come poliziotti e carabinieri, chiedendo agli occupanti di abbandonare i locali e di consegnare i documenti. I modi, va da sé, sono stati tutt’altro che cortesi.

Per inquadrare i personaggi in gioco: il signor Landi, a quanto pare in azienda amava farsi chiamare “Capitan Uncino”, ex (ma non troppo) amministratore delegato di Eutelia, azienda di famiglia. Qualche tempo fa scriveva ai dipendenti: “l’azienda va bene e lo vedrete dai dati di bilancio. Decidete di credere a chi vi ha sempre detto bugie o a chi non è mai stato smentito”.

Agile SRL invece è sostanzialmente uno scatolone creato appositamente nel maggio 2009 da Eutelia e utilizzato per parcheggiare i circa 2200 dipendendenti che sarebbero stati poi ceduti (agilmente) a Omega assieme al ramo IT. Cessione che ha fruttato poco meno di 100.000 euro, un’operazione difficile da comprendere se si vogliono prendere per vere le cifre del bilancio 2008 che parlano di un volume di affari attorno ai 120 milioni di euro. Da sottolineare come l’omega appartenga a Claudio Marcello Massa, già noto per numerose altre “dismissioni”, passate e tutt’ora in corso.

Risulta interessante il comunicato stampa reperibile sul sito di Agile servizi, che precede di qualche settimana l’irruzione del Landi. Nel quale si fa riferimento a una protesta dei lavoratori in questi termini: “hanno impedito il lavoro di dipendenti e dirigenti, allontanandosi prima dell’arrivo della polizia”.
Tutto il comunicato dell’omega sembra in realtà incentrato su una specie di regolamento di conti personale tra la direzione dell’azienda e la fiom per qualcosa che è incominciato tanti anni fa. Si fa riferimento all’autunno caldo, ad Agnelli a Carlo Donat Cattin.
Io se fossi un lavoratore del gruppo Omega mi preoccuperei di avere una dirigenze malata di rancore senile, che si bea di fare i blitz. Dall’intero comunicato, tolta la retorica, le frasi di rito e le giustapposizioni del caso e di classe, secondo me si legge questo: raggranellare soldi, i 36 milioni a cui si fa riferimento alla fine, svendere i rami produttivi della società, fare cassa e spartire. Far presente alle amministrazioni pubbliche che se il gruppo Eutelia è andato ai maiali è anche colpa loro e che l’attuale dirigenza sta compiendo una grandiosa operazione di beneficenza. Quindi tirare avanti un poco, fare finta di avere un piano industriale, cassa integrazione, fallimento, quello che rimane del gruppo ai creditori.

Per ora intanto centinaia di lavoratrici e lavoratori, in tutta italia, non percepiscono stipendio da mesi e non hanno alcuna certezza sul futuro.

Quest’episodio sembra l’ennesimo atto intimidatorio che da mesi impedisce di affrontare in modo serio e costruttivo la ristrutturazione dell’ex ramo di azienda Eutelia confluito in Agile Servizi, azienda rilevata da Omega nello scorso giugno con l’obiettivo di creare, insieme a Phonemedia, il cui l’acquisto è stato completato solo lo scorso 22 ottobre, un polo italiano dell’IT.

Siamo in un periodo in cui, a Roma più che altrove, si respira un’aria sempre più tesa, in cui si torna spesso a parlare di aggressioni neofasciste nel silenzio/assenso istituzionale mascherato dal democratico sdegno di circostanza. Il blitz del Landi non contribuisce a rasserenare gli animi, inutile invocare lo spettro dell’autunno caldo e dell’assenteismo.
Questi signori sono dei patetici e pericolosi stereotipi.

Per approfondimenti sulla questione leggi qui

One Response to “Irruzione nei locali di ex-Eutelia – piccoli fascisti crescono”

  1. cybernauta Says:

    un interessante articolo sulla questione: http://crisis.blogosfere.it/2009/11/eutelia-macche-crisi-e-dark-economy.html