TANTI AUGURI GNU! 25 anni al servizio della libertà

GNUCaro sostenitore del Software Libero,

Domani segna la fine della nostra celebrazione del venticinquesimo anniversario del progetto GNU; una celebrazione iniziata nel Settembre 2008 con un meraviglioso video dall’autore e attore Stephen Fry.

Oggi celebriamo il raggiungimento di oltre 25.000 abbonati alla nostra newsletter mensile, il Free Software Supporter, e ringraziamo gli oltre 3.200 indvidui che si sono associati alla Free Software Foundation per finanziare il nostro lavoro. Puoi unirti a noi e ricevere la FSF USB Membership Card.

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Sono orgoglioso che la FSF abbia cosi’ tanti attivisti e membri, che ogni giorno danno voce e supporto alla nostra missione e si battono per una societa’ libera.

Il movimento del software libero ha avuto un anno eccellente e la comprensione dell’importanza etica del software libero sta crescendo. Insieme possiamo combattere il problema del software proprietario, dei brevetti software, del Sistema di Restrizioni Digitali DRM, e del Treacherous Computing, per costruire un mondo di software libero dove gli utenti sono liberi.

“Sarei potuto diventare ricco [entrando a far parte del mondo del software proprietario], e forse mi sarei divertito a scrivere codice. Ma sapevo che alla fine della mia carriera, mi sarei guardato indietro a tutti gli anni spesi a costruire muri per dividere le persone e mi sarei sentito di aver speso la mia vita a rendere il mondo un posto peggiore.” Richard
Stallman
, GNU Project

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Sinceramente,

Peter e il team della Free Software Foundation.


Peter Brown
Executive Director
Free Software Foundation
www.fsf.org www.gnu.org

One Response to “TANTI AUGURI GNU! 25 anni al servizio della libertà”

  1. cybernauta Says:

    prima di GNU lo spirito di collaborazione era gia’ negli ambiti universitari. riprendo alcuni passaggi di un articolo di oggi del sole24ore:

    Molti dicono che la natura decentralizzata dell’Internet derivi da un bisogno militare: qualora uno dei nodi fosse colpito da un attacco nucleare, il network avrebbe continuato a funzionare. Mica vero. Il Pentagono avrà sicuramente apprezzato la ricaduta. «Ma la vera ragione – ha detto tempo fa Charlie Herzfeld, ex dirigente dell’Arpa – è che c’erano pochi computer per la ricerca» e che i collegamenti erano tutt’altro che affidabili. Non c’era bisogno di un attacco nucleare.

    Il destino di Internet era la libertà perché, nonostante il controllo del Pentagono, i cervelli universitari chiamati a far nascere Arpanet chiedono – e ottengono – il potere di essere liberi e far circolare le idee. «Credevamo che collaborare fra di noi era meglio che competere – racconta Robert Braden, uno dei ricercatori – e non credo che nessun altro modello ci avrebbe portati dove siamo oggi».

    insomma R. Stallman con GNU ha cercato di difendere esplicitamente e per tutti il diritto alla condivisione come risorsa piu’ forte del modello concorrenziale capitalistico.