L'origine del male

Da piu ‘parti ci e’ stato chiesto di delineare meglio i problemi che abbiamo
avuto in queste settimane. Qui di seguito c’e’ un tentativo. Per noi e’ molto
complicato riuscire a comunicare, mentre stiamo cercando di risolvere i
problemi. Quindi abbiate pazienza, se il report arriva in ritardo,
speriamo risulti esaustivo.


L’origine del male sta in ldap, ma in punto oscuro, difficile da indagare.
Ldap e’ un sistema comodo (??) per gestire elenchi, nello specifico noi teniamo in quel
database praticamente tutto: le vostre password stanno nel
database ldap, ma anche semplicemente l’elenco degli utenti sta li’ dentro. Quando si rompe
ldap a cascata si verificano problemi su ogni servizio dal web alla posta, in primis
perche’ il sistema non sa piu’ chi siete e cosa volete da lui. Per questo non riuscivate piu’
ad autenticarvi sulle caselle di posta.
L’infrastruttura di AI e’ formata da diverse macchine, disposte in luoghi diversi.
Perche’ tutto funzioni a modino e’ necesssario che ldap gestisca correttamente le
operazioni di replicazione del database, quando si modifica il contenuto (ad esempio
per aggiungere una casella di posta), i cambiamenti si diffondono su tutte le macchine
del pianeta AI, che quindi risultano allineate e possono funzionare come un sistema omogeneo.
In queste settimane ci si e’ rotta la replicazione.
Tutto e’ partito da un altro problema, piu’ banale, ma che ci affligge da sempre:
lo spazio disco. Su alcuni server caselle mai utilizzate, ma piene di spam, stavano
rapidamente saturando i dischi. Abbiamo deciso di abilitare
un sistema di quota per suddividere in maniera piu’ corretta lo spazio disco
tra i nostri utenti. Per ciascun utente sono stati aggiunti alcuni campi nel
database ldap. Da qui siamo sprofondati in un inferno di madonne sadomaso e cristi
un po’ glam che ci guardavano dall’alto e ridevano di noi.
Abbiamo provato a togliere le quote, ma qualcosa sembrava averci definitivamente
abbandonato. Si e’ pensato di passare tutti i nostri sistemi a debian lenny per poter
avere una nuova versione di ldap, ma neppure questo ha risolto allora abbiamo
compilato una nostra versione di openldap, ma non bastava ancora. Il carico
sulle macchine era troppo alto, troppa memoria e troppa cpu impegnati da ldap,
tutto risultava instabile.
Siamo passati allora ad una nuova modalita’ di replicazione, meno onerosa in
termine di banda e di cpu, la syncrepl-delta, questo ci ha dato respiro.
Quello che sembra aver pacificato pero’ l’animo inquieto di ldap e’ stata la
ripopolazione totale del db, a botte di ldapadd, un’operazione lentissima, ma
al termine della quale la replicazione ha ripreso a funzionare correttamente.
Il nostro problema in sintesi era che il master ldap tentava la replicazione, ma
lo slave in maniera perentoria restituiva un errore, non considerando validi
gli attributi che il master chiedeva di replicare. A questo punto il carico saliva a mille,
il master crashava, i database non era allineati, e tutto finiva ai maiali.
Ripopolando il database ldap da zero il sistema ha ripreso a funzionare, quote
comprese. La principale difficolta’ e’ stata che chiaramente nell’ambiente
di test tutto funzionava correttamente.
Rimaniamo ancora un po’ interdetti per non essere riusciti a compredere
la vera orgine del male. D’altra parte questo e’ un problema che filosofi e teologi
indagano dalla notte dei tempi.

20 Responses to “L'origine del male”

  1. b Says:

    siete solo dei vecchi scoreggioni

  2. nessuno Says:

    Ma non eravate voi l’origine del male?

  3. luca Says:

    salve, se il problema è la replicazione potete provare ad usare syncrepl al posto di slurpd, che non è più supportato.
    sono abbastanza ferrato in ldap, se volete una mano scrivetemi (vivo a roma)
    ciao!

  4. luca Says:

    ah non avevo letto che eravate già passati a syncrepl :-)

  5. gesu Says:

    viva il papa!
    l’origine del male! ;-)

  6. scarph Says:

    dovreste saperlo: l’origine del male e’ cybergio
    la soluzione: cybergio fuori dal raccordo anulare…l’amore comincia sul grande raccordo anulare

  7. d Says:

    beh al di là di tutti questi commenti tecnici e ancora più scoreggioni… ricordiamoci che è un gruppo di volontari che lavora per noi e ci fornisce questo servizio gratuito. grazie a tutti voi, per il vostro sforzo e per il tempo che impiegate. questo si che è attivismo, non dire agli altri cosa fare comodamente spappolati sul divano

  8. daniel Says:

    Grazie sempre, e sempre di più. Bravi ragazz*! Mantenere in piedi la “baracca” non è cosa semplice, in questo mondo di …

  9. Sant'Agostino Says:

    Il male sta nell’intenzione.

  10. Noemi Says:

    Per ringraziarvi posso darvi un po’ del mio ano…

  11. Piotr Says:

    grazie per la non (d)esistenza

  12. Dio Says:

    Andate e ripopolatevi.

  13. angel Says:

    Grazie per tutto cio’ che fate ragazzi!
    Purtroppo alcuni non meritano affatto servizi del genere, perche’ non sanno apprezzarli per niente.
    Thx 4 all!

  14. Jack Flame Says:

    Forza compagni, siete sempre i migliori e non vi preoccupate, qualcuno che vi capisce c’è e vi ringrazio tantissimo per la palla che vi state puppando.
    Grazie ancora…

  15. Iltrenodinotte Says:

    In ogni caso ad oggi non riesco a leggere la mia casella di posta.
    In ogni cosa avete il mio sostegno, anche economico.

    Coraggio, quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare…

    saluti libertari

  16. topoi Says:

    No input file specified.
    lol

    comunque siete eroi e grazie

  17. techbloc Says:

    l’origine del male e’ maori e tutta via della maranella da via visconte maggiolo in giu

  18. oh ma... Says:

    che cazzo succede a noblogs? da giorni e giorni non c’è verso di connettersi alla pagina di gestione, eccheppalle…

  19. Mario Says:

    Appunto, che succede a Noblogs? Si apre, non si apre, si blocca… Non si riesce quasi più a usare per leggere, figuriamoci per pubblicare! Dipende da quello che avete scritto qui sopra?

  20. Iltrenodinotte Says:

    No blogs out of order totally… che succede? Answer please!!