A Genova i pm chiedono 225 anni di carcere per i manifestanti

Martedì 23 ottobre i pm di Genova Anna Canepa e Andrea Canciani hanno chiesto per 25 manifestanti accusati di tutto quello che è successo durante le giornate contro il G8 di Genova nel 2001 225 anni di carcere per devastazione e saccheggio. Il cosiddetto processo ai 25 è stato costruito in questi anni su 350 ore di filmati e 15.000 fotografie, e sulla scelta da parte della procura di usare un reato desueto e che il nostro codice penale ha previsto per situazioni postbelliche, e non certo per scontri di piazza.
L’udienza finale della requisitoria non ha risparmiato, dopo il revisionismo storico delle precedenti udienze nella parte introduttiva della requisitoria dei pm che ha minimizzato il contributo delle forze del disordine, lezioni di morale per tribunale, imputati e opinione pubblica: i giudici buoni chiedono pene severe già peraltro previste dall’articolo scelto come capo di imputazione perché vogliono che genova non si ripeta mai più, e non stentiamo a crederlo terrorizzati come sono dal non poter esercitare e organizzare il potere; i giudici buoni e di sinistra (Anna Canepa è di Magistratura Democratica) hanno il coraggio di chiedere sei anni di carcere per una persona di cui hanno molte foto in cui si vede che non fa nulla, asserendo che “in un certo senso la responsabilità morale è più importante della responsabilità materiale” in barba al principio su cui si fonda tutto l’ordinamento giuridico italiano, cioé che la “responsabilità penale è personale”.
A Genova c’erano 300.000 persone e secondo il parere dei pm tutti coloro che hanno reagito alle cariche della polizia, che hanno gridato un insulto, che hanno deciso di resistere, sono colpevoli allo stesso modo. Se vi siete riconosciuti in una foto del g8, state attenti, potrebbe essere il vostro turno!

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No Responses to “A Genova i pm chiedono 225 anni di carcere per i manifestanti”

  1. Luca Says:

    Parlate tanto di censura di qui e di la e poi la fate voi…

  2. R* Says:

    Non diciamo stronzate, la libertà di espressione è ben altro che permettere a troll e spammer di riempire un blog di merda.
    Essere contro la censura non significa essere d’accordo col fatto che un blog venga utilizzato a fini personali da chi commenta solo per provocare e flammare.

    Se sei qui solo a sputare veleno puoi giartene al largo.

  3. Luca Says:

    Che sputare veleno? Io godo e spero nelle condanne. E’ una opinone