Quel pasticiaccio brutto a unibo

Siamo rimasti un po’ interdetti quando la scorsa settimana abbiamo scoperto che dall’interno della rete dell’universita’ di Bologna, non era piu’ possibile raggiungere www5.autistici.org. Il fatto ci e’ stato segnalato da alcuni studenti che hanno caselle di posta e siti su quella macchina.
Non riuscivamo a comprendere il motivo, abbiamo cosi’ scritto un articoletto sul nostro blog, sperando che qualcuno ci aiutasse a fare chiarezza.
Un commento in particolare ci ha dato lo spunto per capire:

si chiama censura. ma non è punita dalla legge. il phishing si invece…


Con il solito ritardo di qualche giorno avevamo infatti letto una mail ricevuta su info@autistici.org, che ci aveva lasciato abbastanza perplessi: segnalava che su uno spazio, unibologna.eu, attivato qualche tempo addietro su una delle nostre macchine, era presente un sito che faceva phishing sul portale dell’universita’ di Bologna. Ci siamo precipitati a guardare il sito per vedere se qualche furbone ci aveva gabbato chiedendoci uno spazio al fine di usarlo per fare del phishing. Abbiamo pero’ trovato solo un sito copia del portale dell’universita’ di bologna, fatta con httrack, come si evince visitando la home page del sito, nel quale svetta la scritta
HTTrack Website Copier – Open Source offline browser.
Questa pagina rimanda poi alla copia del portale di unibo, nel quale le prime due notizie della sezione “In primo piano” erano:
Guarda il video dell’iniziativa “Trova i Crediti formativi universitari”, che spiega il significato dell’iniziativa con un video scaricabile da youtube

“Raccogli i crediti formativi”, nel quale si invitano gli studenti a raccogliere i bollini nascosti nell’ateneo bolognese per riceve presso la segreteria studenti un credito formativo in omaggio.

Onestamente non riusciamo a capire come questa cosa possa venire presa sul serio e scambiata per un tentativo di phishing. Sarebbe stata piu’ realistica una denuncia a piede libero per circonvenzione di incapace.Non sapremmo infatti come definire una persona che trovando un volantino in terra, si presenti veramente allo sportello della segreteria studenti dell’ateneo, dicendo “scusate ho visto su internet che regalate un credito formativo a chi riconsegna questa coupon entro il 15 luglio. Io ne ho trovati 8, posso avere abbonato l’esame di analisi ?”. Se qualcosa di simile si e’ verificato realmente l’universita’ di Bologna dovrebbe forse preoccuparsi della qualita’ degli studenti che sforna, anziche’ di improbabili tentativi di phishing.

I link che portavano ai form di login del portale inoltre erano per lo piu’ rotti o sostituiti con il link alla pagina dell’iniziativa sui crediti formativi.

Il sito insomma tutto sembrava meno che un tentativo di phishing, per questo siamo rimasti veramente perplessi di fronte al comunicato dell’universita’ in proposito.Nel quale con toni da sherlock holmes si svela un improbabile complotto ai danni dell’universita’. Ci siamo invece rilassati un pochetto nel leggere l’articolo di un professore di unibo, nel quale si esprimeva qualche perplessita’ sull’accaduto.
Ci associamo ai dubbi ed alle critiche di questo signore e vorremmo aggiungere una richiesta: quando togliete tutta www5.autistici.org dalla black list del firewall della rete di unibo ?

No Responses to “Quel pasticiaccio brutto a unibo”

  1. Matteo Marchesotti Says:

    Per fortuna che esiste Renzo (Davoli)! ;)

  2. matteo Says:

    Per fortuna c’è ancora qualcuno con un minimo di senno: Davoli.
    Sinceramente l’iniziativa degli studenti mi sembra bella, divertente. Quantomeno perchè si toglie dalle solite manifestazioni e contestazioni che caratterizzano ultimamente il movimento bolognese.
    Invece di tante parole e slogan che mi danno l’impressione che la contestazione degli universitari si sia fermata ai metodi ed al linguaggio del ’77, finalmente qualcuno si è messo a fare qulacosa di più consono ai tempi che corrono. Per di più con una buona dose di ironia. Mi sembra una bella iniziativa, considerando anche il fatto che la reazione di unibo è da vere teste di cazzo, per non dire da despoti. Ha ragione Davoli.

  3. » Da Marconi a Cerf: la lotta per la libertà continua! | m4ss.net Says:

    […] occasione. I campanelli d’allarme non mancano: la censura esiste già. Mi ha scovolto la posizione presa in questi giorni dall’Università di Bologna, un luogo antico di studio e di educazione non può permettersi certi atteggiamenti di censura. In […]

  4. L’università di Bologna non sta agli scherzi! « Pista di lancio per idee superate Says:

    […] riporta punto informatico di oggi e come riporta il blog di autistici/inventati l’Alma Mater Studiorum denuncia il fatto alla polizia postale […]

  5. 100iso.it » Blog Archive » Bologna, l'università accusata di censura Says:

    […] vicenda è stata raccontata anche sul blog di Autistici/Inventati. L’associazione, che ospita tra l’altro sui […]

  6. MrBrown Says:

    Già un pò di tempo fa c’era qualcuno che metteva in guardia i “netizen” sull’involuzione che la rete avrebbe avuto nel tempo, e alla fine, ci siamo arrivati, il primo passo è stato fatto, il meccanismo è stato attivato, il problema non è l’impossibilità ad accedere a www5.autistici.org, il problema è che un luogo in cui la mente, l’intelligenza, la riflessione, il pensiero, tutto ciò da cui può scaturire una critica, non può assolutamente permettersi il lusso di rispondere così ad un’iniziativa di critica. Il comunicato di UniBo altro non è se non un’ammissione di colpe (si scrive colpe ma si legge stupidità); ma dove siamo finiti? Che sistema portiamo avanti? Laurearmi, avere un pezzo di carta, perchè? Certificato da gente così ignorante?Perchè? Oggi l’università non è nè un posto in cui si coltivano le menti nè un posto in cui vale la meritocrazia, stiamo assistendo inerti al disfacimento di una delle ultime realtà che ci avrebbe permesso di preservare il pensiero, la vivacità delle menti. E invece no…siamo arrivati al punto che un Ateneo si permette di bloccare l’accesso ad un intero server solo perchè gli va…ma che, scherziamo? Gente, riprendiamoci la nostra libertà, forse facciamo ancora in tempo; ma agiamo, non facciamo piani, perchè progettando si perde tempo, in questo caso elemento fondamentale; se lasciamo andare avanti le cose arriveremo al punto che non ci sembrerà minimamente strana una cosa del genere. Avessi i mezzi probabilmente avrei già tirato giù unibo.it da Internet tutta, con buona pace del signor Ateneo, che, stando al comunicato dell’università dovrebbe essere una persona assunta da poco, visto che non ne ho mai sentito parlare. E complimenti di cuore anche al professor Davoli, che ha avuto la coerenza di manifestare il proprio dissenso -tra l’altro nel suo spazio personale nei server dell’uni :) – nonostante sia probabilmente controproducente per la sua posizione….Aprite gli occhi, fratelli…Le rivoluzioni non esistono più…o le cose si mettono a posto pian piano, o è la fine….

  7. cavi Says:

    altro articolo in merito su:
    http://www.unimagazine.it/index.php/it/nazionale/prima_pagina/ateneo/4803_unibo_laurea_a_punti_arriva_la_censura

  8. Pierpaolo Says:

    Il phishing c’era…a me una falsa email di poste.it , aperta cosi per gioco mi ha dirotatto sul sito dell’ateneo bolognese in una sottodir!

  9. R* Says:

    Pierpaolo, sicuro che si trattase di http://www.unibologna.eu oppure era http://www.unibo.it ?

    Insomma se vuoi venir preso in considerazione devi riportate dati precisi per esempio la URL che ti ha ”dirottato” altrove.

    Altrimenti son chiacchiere che lasciano il tempo che trovano.