Bill e la penisola dei pirati

L’altro giorno e’ girata nelle agenzie di stampa un comunicato, credo, della Microsoft veramente esilarante. Si parte dalla tesi, piuttosto realistica, che in Italia la meta’ del software utilizzato sia frutto di copie pirata.

Citando dall’adnkronos:

L’Italia si attesta così al secondo posto nella classifica europea meno rispettosi della proprietà intellettuale, con una perdita economica stimata sul miliardo e 200 milioni di euro l’anno. Uno studio elaborato da IDC nel 2003 aveva stimato che se il nostro Paese riuscisse a ridurre di 10 punti percentuali il tasso di pirateria, i vantaggi sarebbero notevoli: una crescita economica di oltre 8 miliardi di euro, un aumento del fatturato per l’industria IT locale di oltre 6 miliardi di euro, più di 17.000 nuovi posti di lavoro e un incremento del gettito fiscale pari a 2 miliardi di euro. Questi motivi hanno indotto il colosso di Redmond ad impegnarsi direttamente contro il fenomeno, avviando una nuova campagna di controlli sul canale, finalizzati non tanto a contrastare i comportamenti illegali, ma a diffondere presso i partner la consapevolezza che modalità lecite di vendita del software rappresentano non un limite ma un’opportunità in più per lo sviluppo del loro business e dell’intero settore.

La soluzione della Microsoft, che agisce nel nostro solo interesse, consta di controlli effettuati presso alcuni esercenti del settore eseguiti da agenti privati in incognito, probabilmente travisati con occhiali e nasone da clown, o forse impermeabile nero ed occhiali scuri.

A parte che anche senza metterci del mio, solo il testo dell’agenzia, fa gia’ ridere di per se’, comunque dato che alla Microsoft sembra stiano tanto a cuore le sorti del bel paese e sia un’azienda animata da veri filantropi, io avrei una controproposta.

In base ad uno studio elaborato da me medesimo in persona nel 2005, un poveraccio che tira a campare (ad esempio il sottoscritto) guadagna arrabbattandosi intorno ai 1200 euro al mese. Ora il signo Bill Gates possiede un patrimonio di circa 80 miliardi di Euro. Quindi se si prendesse a cuore le mie sorti e depositasse su un fondo nero alle isole Caiman una cifra pari a

1200 x 12 x 10 = 144000 Euro + una piccola percentuale per allinearsi all’inflazione

io per i prossimi 10 anni potrei iniziare a lavorare solo per hobby, giusto per pagarmi i vizi, e comunque sono una persona morigerata. E poi non sto chiedendo che mi mantenga per tutta la vita…

Considerato che si parlava di trovare 17000 posti di lavoro:

144000 x 17000 = 2448000000 Euro

Arrotondiamo a 2,5 milairdi di Euro.

Cosa sono 2,5 miliaridi di Euro per l’uomo piu’ ricco del mondo ? Neppure il 3% del suo patrimonio… e farebbe la felicita’ di 17000 mila persone. Parlandoci chiaro, zio Bill, al giorno d’oggi, che te ne fai di un lavoro ? Un fondo nero alle Cayman da molta piu’ affidabilita’. Questo si’ sarebbe un vero gesto da filantropi.

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