Carramba che sorpresa!
Grazie al lavoro di una coraggiosa studentessa argentina, Maria Galvan dell’università San Martin di Buenos Aires, si è finalmente scoperto come il gerarca nazista Adolf Eichmann riuscì a fuggire dall’europa. Sono, infatti, venuti alla luce importanti dettagli su quella rete che, alla fine della seconda guarra mondiale, ha permesso a criminali di guerra come Eichmann, Mengele, Barbie e ad altri di imbarcarsi da Genova per l’America Latina.
In particolare il signor Adolf per espatriare si sarebbe servito di un passaporto falso, in cui appariva come Ricardo Klement, rilasciato dalla delegazione di Genova del Comitato Internazionale della Croce Rossa di Ginevra, emesso, in mancanza di prove documentali dell’identità, sulla base della testimonianza resa dal padre francescano Edoardo Domoter, anche lui altoatesino come il titolare del passaporto dichiarava di essere.
Dopo mezzo secolo di silenzi e bugie vengono a galla le prove della connivenza fra istituzioni cosiddette umanitarie e i poteri forti che hanno garantito impunità (e in alcuni casi continuità) con i vecchi regimi nazifascisti. Sorpresi?
Maggio 31st, 2007 at 4:36 pm
ma che schifo….
un altro bastardo almeno è stato smascherato, ma chissà quanta schifezza deve ancora uscire a galla…
dalle mie parti si dice:
“la merda più la smuovi più puzza”…
attendo con impazienza quello che succederà ancora….!