La censura su internet in Italia: un problema sottovalutato

censuraIn Italia internet viene pesantemente censurata dallo stato e dalle forze dell’ordine. Ad oggi ci sono più di cinquemila siti che dalla rete italiana sono irraggiungibili senza che la decisione derivi da una sentenza penale. In sostanza, ai provider italiani viene chiesto di impedire ai propri clienti di raggiungere una porzione di internet, ed è ormai pratica comune utilizzare lo strumento censorio per bloccare siti di filesharing o anche di ecommerce, oltre ai siti di scommesse e di pedopornografia.

Inutile sottolineare come questo costituisca una grave limitazione delle libertà individuali dei navigatori, anche se questa censura è facilmente aggirabile da chi voglia realmente raggiungere tali siti, ad esempio usando TOR.  Stupisce che non ci sia alcuna consapevolezza diffusa su questo tema:  a livello tecnico la censura di internet in Italia è equiparabile a quella in vigore in regimi totalitari, eppure nessuno sembra particolarmente preoccupato. Ancora più paradossale è il fatto che questa censura agisca spesso sottotraccia, e  l’indice dei siti proibiti non esista in alcuna forma pubblica consultabile dai cittadini.

Ma le cose cambiano: finalmente è stato creato un sito  dove tutti i procedimenti di censura vengono pubblicizzati e raccolti,  e che permette di tastare con mano la pervasività e l’arbitrarietà di questi progetti censori:

http://censura.bofh.it

E’ un’iniziativa encomiabile e che riporta al centro della discussione sulla rete in italia il tema delle libertà digitali violate. Infatti la censura è tanto piu’ forte quanto meno il grande pubblico ne è consapevole.

One Response to “La censura su internet in Italia: un problema sottovalutato”

  1. La censura su internet in Italia: un problema sottovalutato « Il neurone proteso Says:

    […] sono sempre chiesto quanti e quali fossero i siti censurati in Italia. Questo articolo, da cavallette.noblogs.org, parla del problema e segnala un sito dove le richieste di censura richieste dal governo ai […]