La filanda di Facebook
In questi giorni si ufficializza la quotazione in borsa di facebook. Il nasdaq s’eccita come un voyer che s’appresta a spiare la propria moglie impegnata in un amplesso col lattaio. C’e’ un che di sfacciatamente perverso in queste operazioni. Facebook e’ uno dei maggiori successi di pubblico in rete degli ultimi anni. considerato che il web esiste da meno di venti anni, potrebbe essere uno dei maggiori successi di pubblico della breve ma intensa storia della rete.
Faccialibro era al posto giusto al momento giusto. Mentre la rete diventava social lui era li’ a promettere amicizie facili da usare e da stringere, a tutti i livelli e per tutti. Un messaggio d’ammore che ha fatto breccia in questa umanita’ triste e raminga. Oppure facebook aveva tanti soldi per comprarsi il successo, ed era sufficientemente affamato, come diceva il fu signor apple, per farlo davvero. In cambio si e’ preso soltanto un poco delle nostre vite, quel poco che basta per fatturare milioni di dollari di pubblicita’ e farsi quotare in borsa a 50 spippoli ad azione.
Ma come recita un vecchio adagio (per la versione integrale vi rimando a questo)
“ormai lo so tutto il mondo e’ una filanda, c’e’ sempre chi comanda e chi obbedira’. Pero’ pero’ se l’amore si fa in due, di queste colpe sue ne ho anch’io la meta’”
Se faccialibro ha strizzato l’occhio, gli utenti ci sono stati fino in fondo. Col facebook magari avrai limonato, avrai conosciuto l’amore della tua vita, o fatto tante belle feste, avrai pubblicato le foto e i video del tuo gruppo di pilates, espropriato un supermercato e fatto pure la rivoluzione, e intanto faccialibro ha incassato miliardi di dollari. Tu c’hai messo i contenuti, le relazioni umane, gli affetti, le malattie veneree, il sangue e il corpo, loro ci hanno messo tanti computer, un tot di codice, una strategia di marketing, e qualche milione di dollari, poi sono stati a guardare i soldini piovere nelle loro tasche, e forse ora anche nelle tue. Non che ti regaleranno nulla, men che meno ti diranno grazie, pero’ pero’ potresti acquistare una quota del tuo social network preferito. Perche’ no ? E’ buono il mercato se sai prenderlo dal lato giusto: non si negano a nessuno le briciole quando ai piani alti abbondano le aragoste. E in periodi di crisi i liquidi fanno comodo: semina in questo campo i tuoi quattro zecchini d’oro e presto crescera’ una pianta di monete. Non ti fidi ragazzo ? Non ti abbiamo forse trovato un sacco di amici in tutti questi anni di sincera collaborazione ? Questo e’ il campo dei miracoli, devi crederci, il mercato e’ questione di fede e di fiducia, di ottimismo e fantasia, di lupi affamati e agnelli complici. Vieni amore, che ti mangiamo. E’ un gioco, si fa per scherzare. Che fai solo a casa, amico ? non senti la musica ? All to the cabaret, old chum.