Si potrebbe andare tutti quanti a fare il car surfing …

… vengo anch’io.
No tu no.
E’ perche’ ?
Perche’ sei un giornalista del tg.

Questa sera i telegiornali erano in fibrillazione con il car surfing. Ora chi di voi non ricorda “Voglia di vincere” (teen wolf) ? In questa opera, degna dei migliori (sigh) anni 80, la controfigura di Michael J. Fox, vestita da lupo mannaro, e ancor prima l’amico pazzerrello con cui si accompagna, salgono sul tetto di un furgone in corsa e sulle note di “surfin’ in USA”, solcano le onde di asfalto metropolitano. Quel film lo davano al cinema, io sono stato portato dal mio babbo e dalla mia mamma a verderlo, avevo 10 anni. Per fortuna poi sono andato a scuola dai salesiani che hanno purificato il mio immaginario. Adesso che nel 2007 siamo ripiombati negli anni ’80, viene fuori che un tipo in inghilterra si e’ schiantato facendo il “car surfin'”, che e’ l’ultima follia dei giovani inglesi, importata dall’america, fomentata da youtube e da un videogioco “violentissimo”, nel quale appostati sul tetto di un furgone bisogna sparare ad altri omini appostati sugli altri furgoni. Tutto questo unito all’alcol, al sesso precoce (giuro parole del tg2), e all’abuso di droga, genera fenomeni come il car surfin’ e per proteggere i giovani dovremmo inanzi tutto controllare i contenuti dei video che girano su you tube (riprodotti fedelmente e morbosamente durante il tg) e visto che ci siamo su Internet tutta, bandire almeno qualche videogioco e spiegare ai giovani che tutti questi ormoni in circolo sono solo fonte di problemi. Meglio un sano decoro. Meglio guardare al futuro. Meglio un’efficace censura preventiva spaccciata come processo educativo. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, ma in prima pagina e su tutti i tg quando serve agitare lo spauracchio moralizzatore di turno, quando serve trovare qualcuno che incarni il proprio lato oscuro.

C’e’ un libro molto interessante che qualcuno di voi senza dubbio conosce gia’: la sindrome di Andy Capp, di Valerio Marchi (r.i.p.). E’ una analisi sulle culture di strada, e sopratutto quelle di solito considerate piu’ violente, come gli hooligans. Ne riporto alcune parti perche’ secondo me centrano molto bene la questione.

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La societa’ dei consumi, scrive Baudrillard, ‘vuole essere come una Gerusalemme accerchiata, ricca e minacciata’, ed il folk devil svolge un indispensabile ruolo di catalizzatore delle ansie, delle nevrosi, delle insoddisfazioni collettive di un modello sociale in crisi, che corona la sbornia massmediale e consumistica degli anni ’80…
Forse come in “high rise” di Ballard, un processo disgregativo da ogni forma comunitaria portera’ ad un superamento della tradizionale struttura della banda-clan, e le turbolenze della street-gang, lasceranno sempre il campo a forme ancora piu’ molecolari ed individuali di disagio, e di conflitto, quali i sassi dal cavalcavia o gli incendi dolosi. Atti da compiere non piu’ nell’ambito del gruppo dei giovani maschi in perenne conflitto con una societa’ che illude, e poi respinge, provoca e poi reprime, ma in una cornice di allarmante solitudine, di voto pneumatico, di resa definitiva.
In ogni caso, la sorte delle tribu’ di giovani maschi subalterni, che animeranno le periferie dell’occidente in quest’ultimo scorcio di millenio e’ in mano altrui: fedele alla propria natura di variabile dipendente, la sfera comportamentale dei kids non potra’ che assorbire e rielaborare quanto verra’ defiinto altrove, nell’ambito del sistema produttivo, dell’innovazione tecnologica, della trasformazione sociourbanistica, della politica dei consumi.
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I giovani inglesi fanno surf (la liberta’, come nella pubblicita’ della vodafone con megan gale sul surf con di fianco il delfino) sul tettuccio delle loro macchina (sei l’auto che guidi, no ? E sei uno sfigato almeno con l’auto devi combinarci qualcosa di interessante: il car surfin), bevono, scopano e si drogano: life is now, o no ? E poi mandano i video girati con i loro telefoni su youtube: non e’ il sogno di tutti finire su qualcosa che assomigli alla televisione ? E’ semplice e lineare, come potrebbe essere diverso ? Ma sopratutto chi lo vorrebbe diverso ? E’ perfetto.
Ogni tentativo di cambiamento sociale partito dal basso in questi ultimi 50 anni, e che abbia coinvolto i giovani, e’ stato sistematicamente annichilito attraverso una cultura di vuoto cosmico. Potevate aspettarvi qualcosa di meglio ? Autodistruzione e conflittualita’ pregnano tutto il nostro mondo, fatto di violenza latente, vuota nel caso migliore oppure organizzata e su vasta scala (le guerre, l’uso feroce e spregiudicato dei processi economici, ecc…).

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Di fronte alla sempre piu’ accentuata assenza di un futuro, quale figura puo’ apparire piu’ minacciosa di chi, come il giovane e’ la rappresentaza vivente del futuro ?
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Ma poi chi lo vuol fare la rappresentanza del vostro futuro di merda ? Fatevelo da soli il futuro: salite su una subaru grossa come il mondo e fate il car surfin fino schiantarvii sulla tartaruga che sostiene l’elefante che tiene in piedi tutta la baracca ed estinguetevi. [ queste ultime righe vanno lette ascoltanto a tutto volume “Last Caress” dei Misfits (i giovani ascoltano solo musica a tutto volume) ]

No Responses to “Si potrebbe andare tutti quanti a fare il car surfing …”

  1. mel Says:

    mitico grande la società come è complessa e affascinante

  2. il distruttore Says:

    se i ragazzi si comportano così e solo per causa del vuoto che questa società crea…i ragazzi impazziscono perhcè la televisione offre una vita felice e facile mentre la vita è tutt’altro…