Censura: dalla Cina con furore
:: Pechino – Uno scrittore cinese anticomunista, attivo sin dal 1989 e reduce da 10 anni di prigionia per reati d’opinione, è stato condannato a 12 anni di reclusione per aver promosso via Internet una campagna in favore del difficoltoso processo di democratizzazione.
:: Baidu, il più grande motore di ricerca dell’Internet cinese, ha lanciato un’alternativa nazionale alla “vietatissima” Wikipedia. Si tratta di Baike, enciclopedia collaborativa che include plagi da Wikipedia, ma filtra automaticamente qualsiasi tipo di contenuto inadatto. Come le critiche al Governo o le opinioni filodemocratiche.
:: Sul web cinese, grazie a due poliziotti virtuali, è possibile denunciare materiali illegali in cui si imbatte girando in rete. Il servizio offerto tramite questi sbirri virtuali sembra riscuotere un certo successo.