CrackDown: Cancellati i dati intercettati!
Breve riassunto delle puntate precedenti: nel giugno del 2005 abbiamo scoperto che un anno prima i dischi dei nostri server erano stati copiati integralmente dalla polizia postale con il placet silenzioso e complice di Aruba (http://www.autistici.org/ai/crackdown/).
Dopo una complessa trafila giuridico-burocratica, siamo riusciti a richiedere alla procuratrice di Bologna, responsabile del sequestro, la restituzione dei dati, considerato che erano dati non riguardanti alcun indagato o in alcun modo utili per le indagini. La dott.ssa Morena
Plazzi ha acconsentito alla nostra richiesta (fatta il 5 settembre 2005), ordinando alla postale di Roma di restituirci i dati.
Considerato che i dati erano contenuti su 4 hd da 160 Gb di proprieta’ della procura, e che erano una copia di dati che noi gia’ avevamo, abbiamo pensato opportuno chiedere e ottenere la distruzione delle copie degli hard disk. Questo e’ avvenuto il 5 dicembre 2005 nella sede del dipartimento centrale della polizia postale in via tuscolana 1558 a Roma (zona Cinecitta’).
A questo punto ogni eventuale utilizzo futuro di tali dati dovrebbe essere impossibile. E questo ci sembra gia’ qualcosa.
Ora viene la parte piu’ difficile: stiamo valutando quali margini abbiamo per chiedere la cancellazione anche dei dati eventualmente intercettati usando i nostri certificati, la cui natura ed estensione non ci e’ nota, in quanto non documentata negli atti in nostro possesso, ma che nulla esclude possa essere notevole.
Voi che cosa ne pensate? Cosa riterreste utile/importante/opportuno come prossimo passo? Usate il forum (http://forum.autistici.org)!