Il legno storto della val di Susa

Il legno storto della val di Susa

Kant usava quest’espressione per definire l’umanita’, un legno storto. Diceva e’ inutile cercare di raddrizzarlo perche’ o lo spezzi e allora perdiamo l’umanita’ o cmq rimarra’ torto.
La valle e in generale quell’ampia galassia umana che ne sostiene le lotte sono un legno storto, sono umani, a differenza dell’ampio fronte sitav, che mette in moto militari vestiti da robocop, e sventola la bandiera del progresso.
Le forze che promuovono la tav sembrano un archetipo: un vecchio rancoroso e rigido, che urla in una stanza vuota popolata solo di statue d’oro. I soldi e il potere, e l’ottusa e pericolosa consapevolezza di camminare lungo la via illuminata del progresso. Sono il senex pronto a uccidere, per far valere il proprio principio d’autorita’. Ma nell’espressione di questo potere stanco c’e’ anche il proprio limite. Non capisce piu’ la realta’ che vive e cresce intorno a se’, la schiaccia dalla propria posizione di forza.

Io penso che la val susa sia divenuta un luogo dell’anima, oltre che un luogo fisico da difendere. Credo sia  una delle cose  piu’ pregne di umanita’ che abbiamo in questo paese,  ed e’ gia’ un vittoria che esista. Io non so se riusciranno mai a fare questo maledetto tunnel, ma sicuramente hanno perso per sempre la valle e tutti quanti noi.

forza luca

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