La tua stampante ti sta spiando?
La prossima volta che fai una stampa con la tua laserjet, prova ad illuminarla con la luce di un led blu ed esaminala da vicino con una lente di ingrandimento. Potresti scoprire dei piccoli puntini gialli sparsi dentro la pagina. Questi puntini possono servire per risalire fino a te.
Fa scalpore la notizia secondo la quale il servizio segreto americano è in grado di tracciare i documenti con le più comuni stampanti laser vendute sul mercato. Secondo esperti, infatti, molte compagnie inseriscono silenziosamente il serial number, il codice di produzione, la data e l’ora in ogni documento che le loro stampanti laser e fotocopiatrici producono.
L’Electronic Frontier Foundation ha reso noto come decrittare il codice delle stampanti laser a colori della serie Xerox DocuColor, con una guida per immagini. L’EFF ha pubblicato anche un elenco di produttori e stampanti che sarebbero inclusi in quelli tracciabili dai servizi segreti. Sembra non mancare nessuno dei principali produttori: Dell, HP, Lexmark, Canon, Brother, Ricoh e molti altri.
Peter Crean, un ricercatore della Xerox, ha dichiarato che le stampati laser prodotte dalla sua compagnia, cosi’ come le fotocopiatrici e le workstations multifunzione (come la serie WorkCentre Pro), inseriscono in ogni pagina stampata il “serial number della macchina codificato in piccoli puntini gialli”.
Questi minuscoli puntini, ricoprendo meno di un millesimo di una pagina bianca, risultano praticamente invisibili ad occhio nudo. Per scoprire se la vostra stampante laser utilizza questo sistema di tracking, Crean consiglia di provare ad illuminare una vostra stampa con la luce prodotta da un led blu e cercare questi puntini con una lente di ingrandimento.
La tecnologia delle stampanti laser moderne ha reso estremamente facile contraffarre denaro e documenti e, secondo Crean, i puntini, che in alcune stampanti sono usati ormai da anni, vengono utilizzati per rilevare eventuali contraffazioni.
Allo stesso modo possono servire per risalire da un documento alla persona o alla azienda che ha acquistato la stampante che lo ha realizzato. Questa tecnologia esiste da tempo e le compagnie produttrici non sono obbligate a segnalare questa funzione agli acquirenti.
Loreli Pagano, un esperto in contraffazioni dei servizi segreti usa, racconta che normalmente durante le indagini si eseguono questo tipo di rilevazioni per determinare la marca e il serial number della stampante che ha prodotto il documento esaminato.
Alcune compagnie, come la Xerox, possiedono un database dei clienti che condivide con il governo.
Crean dichiara che la Xerox lavora a questo tipo di teconologia ormai da piu’ di vent’anni, perche’ in origine temeva che qualcuno potesse usare le sue stampanti per contraffarre denaro.
Da allora molte altre compagnie hanno adottato questa pratica.
EFF rende noto che attualmente non esistono tutele dai possibili abusi di una simile tecnologia di tracking, sottile e solo parzialmente visibile. “Questo sistema dà modo al governo di rintracciare, per esempio, i gruppi politici che producono volantini e propaganda rimanendo anonimi”, sostiene Lee Tien, legale dell’associazione.
Un recente articolo rivela come anche il governo tedesco usi simili sistemi “anticontraffazione”, e cita la Canon come una compagnia che utilizza queste teconolgie. Canon USA declina ogni commento.
[tratto da http://www.pcworld.com/news/article/0,aid,118664,00.asp]
vedi anche articolo: http://www.pcworld.idg.com.au/index.php/id;1002274598
campagna dell’EFF: http://www.eff.org/Privacy/printers/
lista stampanti: http://www.eff.org/Privacy/printers/list.php
il metodo di decrittazione: http://www.eff.org/Privacy/printers/docucolor/