Antiprisma quadrato camuso

L’antiprisma quadrato camuso e’ una buffa forma geometrica formata da 24 triangoli e 2 quadrati, ma con i vertici non omogenei, non tutti uguali, un poco strani insomma.
L’antiprisma nasce dall’esigenza di contrastare il disturbo narcisistico di personalita’ dei prismi.
I prismi vivono sprofondati in sogni di illimitato potere. Tendono ad approfittarsi degli altri per conseguire obiettivi da loro ritenuti immensamente buoni e giusti. Non provano rimorso alcuno per qualsiasi tipo di azione animata da questo vaneggiamento, ma sono convinti che il resto del mondo geometrico debba piegarsi alle proprie esigenze e ragioni. Si ritengono speciali, pensano che le proprie azioni possano essere comprese soltanto da altre entita’ di pari grado. I prismi si ritengono indispensabili per la propria capacita’ di dividere un fascio di luce in tanti bei colori, l’ultimo baluardo oltre il quale puo’ esistere soltanto il caos e l’ignoto. In realta’ qualsiasi gocciolina di pioggia e’ in grado di fare la stessa cosa, anzi meglio.
L’antiprisma quadrato camuso nasce dall’unione in ordine sparso e spesso inconsapevole e involontaria di solidi un poco infastidi dall’arroganza e dalla tracotanza dei prismi. Si tratta di anticorpi sani e necessari, che la societa’ dei solidi geometrici deve imparare a produrre per difendersi dalle derive psicotiche dei prismi.
Poiche’ quest’ultimi tendono a non volersi, ne sapersi identificare con i desideri e bisogni altrui, e’ necessario per la sopravvivenza di tutti i solidi, compresi quelli platonici e archimedei, imporre ai prismi il ridimensionamento delle proprie tracotanti personalita’.
L’antiprisma quadrato camuso e’ un appiattitore e dissolvitore di potere prismico. Data la diffusione incontrollata dei prismi sulla sfera un poco schiacciata in cui risiediamo, sarebbe opportuno prendessero forma molteplici antiprismi quadrati camusi, almeno in numero sufficiente per evitare l’estinzione.

One Response to “Antiprisma quadrato camuso”

  1. kenny Says:

    Complimenti per l’articolo, è divertente da leggere nonostante l’argomento trattato sia molto triste e drammatico.