Effetti collaterali del cncpo

Su http://blog.bofh.it/id_430 si trova un articolo interessante sulla comparsa all’interno della blacklist del cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online) di un url relativo ad un server di tumblr. La direttiva fa riferimento ad una singola immagine, ma di fatto molti provider hanno scelto di bloccare tutto il dominio, inibendo in questo modo l’accesso a migliaia di immagini di utenti ignari. E’ interessante come la maggior parte degli strumenti censori/repressivi si affinino su campagne e temi che riscontrano un ampio consenso mediatico e popolare. Cosi’ come sugli ultras sono stati sperimentati e affinati leggi e tecniche per la repressione in piazza, la censura on line viaggia sui temi della pedopornografia, del bullismo, ecc… Tutti temi che possano alimentare una viscerale e generica indignazione che renda semplice l’introduzione di meccanismi di controllo di massa. Su http://censura.bofh.it/ sono elencati siti e numeri della censura di Internet in Italia. E’ una delle poche operazioni di trasparenza e dibattito pubblico sul tema, visto che le istituzioni tendono a non gradire e evitare la discussione.
Sabato sera la trasmissione di radio blackout “Il bit c’e’ o non c’e’” sara’ dedicata proprio a questa tematica.

2 Responses to “Effetti collaterali del cncpo”

  1. Reductio a Pedoporno « Il neurone proteso Says:

    […] Ecco una notizia a riguardo (da cavallette.noblogs.org): […]

  2. cavallette» Blog Archive » Effetti collaterali del cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online) | Pillole di informazione digitale | Scoop.it Says:

    […] Su http://blog.bofh.it/id_430 si trova un articolo interessante sulla comparsa all’interno della blacklist del cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online) di un url relativo ad un server di tumblr.La direttiva fa riferimento ad una singola immagine, ma di fatto molti provider hanno scelto di bloccare tutto il dominio, inibendo in questo modo l’accesso a migliaia di immagini di utenti ignari.E’ interessante come la maggior parte degli strumenti censori/repressivi si affinino su campagne e temi che riscontrano un ampio consenso mediatico e popolare.  […]